CASERTA. Che botta a Gigetto Del Rosso: il Tar dichiara abusivo il garage trasformato in studio. Il comune ora lo dovrebbe abbattere, ma…

13 Ottobre 2020 - 20:05

La notizia ha anche implicazioni politiche perché vedendo come Carlo Marino si è impegnato, attribuendo a spese dei casertani un incarico ad un professionista esterno per rappresentare in giudizio la stessa amministrazione, si comprende anche il motivo per cui il Del Rosso si è schierato con Graziano alle Regionali. IN CALCE ALL’ARTICOLO IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

CASERTA (g.g.) – Una sentenza importante perché consolida un principio e interessante giornalisticamente perché coinvolge personaggi noti a Caserta, cioè dei familiari dell’ex assessore del comune capoluogo, Luigi Del Rosso. I giudici dell’ottava sezione del Tar Campania hanno sancito che non si può trasformare un garage in uno studio professionale sulla base della Legge sul Piano Casa. La sentenza di per sé non rappresenta una novità, in quanto per fare un’operazione del genere è pacificamente necessario l’assenso di tutti i comproprietari dello stabile interessato, nel caso esaminato quello di via Ruggiero, al numero 125, dove insiste questo locale del Del Rosso. Un consenso che mancava a causa della legittima opposizione degli altri due comproprietari, rappresentati dall’avvocato Luigi Adinolfi, che si sono opposti a questa operazione compiuta formalmente dalla signora Anna Maria Scialli, moglie di Luigi Del Rosso e che in giudizio è stata rappresentata proprio dal figlio, Maurizio Del Rosso.

In detto garage, in quanto in ragione della sentenza è tornato ad essere tale, Luigi Del Rosso aveva messo in piedi il proprio ufficio lavorativo, unitamente al figlio commercialista e al già citato erede, che svolge la professione di avvocato, e si svolgono anche saltuariamente incontri di natura politica.

Ea proposito di politica, da questa vicenda si è anche capito il motivo della piena adesione di Luigi Del Rosso, che non a caso ha realizzato in quello studio una riunione per Stefano Graziano, durante la campagna elettorale per le Regionali, alla linea del sindaco Carlo Marino e dell’amministrazione comunale di centrosinistra. Un rapporto così stretto che lo stesso comune ha incaricato un avvocato esterno di difendere il provvedimento, spendendo un bel po’ di quattrini della collettività, pur avendo a disposizione l’avvocato Lidia Gallo, legale in pianta organica per l’ente.

Alla luce di questa sentenza, il comune dovrebbe ora inviare, senza indugio, un’ordinanza di abbattimento a carico di Anna Maria Scialli, moglie di Del Rosso, a cui quell’immobile è evidentemente intestato. Ma questo probabilmente non accadrà, perchè come capita in fatti del genere, si troverà qualche scappatoia per rimandare tutto alle calende greche o comunque al momento in cui si sarà pronunciato, a quel punto definitivamente, il Consiglio di Stato.

LA SENTENZA DEL TAR SUL GARAGE DI DEL ROSSO