CASERTA. Comune condannato per i danni a una donna vittima delle strade-colabrodo. I soldi non arrivano e parte il pignoramento

27 Dicembre 2023 - 18:04

CASERTA – Non è bastato che un tribunale della Repubblica Italiana, precisamente il giudice di pace di Caserta, condannasse il comune capoluogo a pagare €5000, oltre interessi spese legali, per i danni subiti dalla signora Anna Maria, rimasta ferita dopo essere caduta a causa di una buca della pavimentazione del marciapiede.

Infatti, gli avvocati della donna, Marco Gentile Cesare Monteleone, nonostante dal mese di maggio fosse stata notificata la sentenza che attribuiva il pagamento delle spese legali a favore dei due, non hanno ricevuto i circa 1.600 euro da parte del comune di Caserta.

A questo punto, dopo mesi di silenzio da parte dell’ente capoluogo, i due professionisti si sono visti “costretti” presentare un pignoramento, citando il comune di Caserta quale debitore esecutato.

Ad essere presente nell’atto dei due legali c’è anche la BPER Banca, quale istituto di credito tesoriere dell’ente e terza pignorata, nonché Poste Italiane, società alla quale viene chiesto di dichiarare, quale soggetto terzo, le somme di cui si trova in possesso il comune di Caserta sui quali possono rivalersi gli avvocati Gentile e Monteleone.

Il comune di Caserta, però, ha deciso di impugnare la decisione dei due avvocati che non sarebbe, ad avviso dell’amministrazione del capoluogo, proceduralmente corretta.

Per questo motivo è stato conferito l’incarico all’avvocato comunale Lidia

Gallo di impugnare il provvedimento di pignoramento.

A nostro avviso, questa storia dimostra ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, lo scarso interesse che questa amministrazione comunale ha nei confronti degli obblighi che ha in quanto ente pubblico.

Si ha, infatti, l’impressione che, nella macchina comunale guidata dal sindaco di Caserta Carlo Marino, ci sia sempre altro di cui occuparsi.

Il problema non sono mai le strade cola brodo, le procedure d’appalto discutibili, la distruzione del centro storico, la movida pericolosa, ma che si voglia solo raccontare di progetti fantasmagorici, finanziati con fondi europei che in realtà, poi, non arrivano da nessuna parte.

Come spesso raccontiamo, a nostro avviso, la grande assente negli ultimi anni di questa città è stata la manutenzione ordinaria, le cose normali, quelle eviterebbero alberi caduti a ogni soffio di vento o storie come quella della signora Anna Maria.