CASERTA. Ora è crisi vera tra il sindaco Marino e il suo partito. Boccagna lo attacca a fondo e lui sbotta: “Se si continua così mi dimetto”

3 Luglio 2018 - 18:23

CASERTA (g.g. ) – Nel Pd casertano tira una brutta aria. Mo’ qualcuno potrebbe subito replicare: “Perché, in quale Pd tira una bella aria?”. Ho capito, hai ragione amico mio, ma noi siamo CasertaCe, non ItaliaCe, per cui commentiamo quel che ci compete. Dunque, stamattina, davanti all’ennesimo sperpetuo dei banchi vuoti della maggioranza, dell’indifferenza rispetto ai punti dell’ordine del giorno, tra cui c’era anche quello relativo all’approvazione del piano triennale dei lavori pubblici, Andrea Boccagna che potrà essere simpatico o antipatico ma è un politico coerente, dato che ha militato prima nei Ds e poi, automaticamente, nel Pd, ha criticato duramente l’amministrazione per l’ormai famosa delibera del bretellone, comparso all’improvviso e a tradimento, al di fuori delle previsioni del preliminare del Puc.

Critiche e sorpresa, con un quesito, a chi appartiene la manina che ha inserito questa opera impattante che va a modificare che avrebbe dovuto prevedere piste ciclabili? Insomma, Boccagna, si è allineato alle posizioni di Speranza per Caserta, che il dibattito di stamattina ha innescato presentando una opportuna mozione.Subito dopo l’intervento di Boccagna, il quale ha chiesto senza mezzi termini che l’amministrazione torni indietro rispetto alle scelte fatte è partito un dibattito caotico con altre contestazioni al sindaco, battibecchi etc. Carlo

Marino deve aver accusato il colpo per l’attacco portatogli dal suo partito ed a un certo è sbottato: “Se le cose continuano così io mi dimetto”.

Non si sono fatti impressionare più di tanto quelli del Pd, dopo aver ascoltato, Boccagna si è alzato e si è allontato come hanno i suoi colleghi di gruppo Matteo Donisi e Gianni Comunale. Per quanto riguarda il presidente del consiglio comunale Michele De Florio non ha votato a sua volta a favore. In aula sono rimasti, sindaco compreso, 10 consiglieri di maggioranza e due di Speranza, per cui la mozione è stata respinta ma ha raggiunto il proprio obiettivo: far discutere il consiglio comunale su un’opera a dir poco sospetta.Carlo Marino ha detto, alla fine, che tutto sommato il bretellone sarà depennato e che è stato progettato solo per non far perdere dei finanziamenti regionali che verranno poi spostati, stornati, su altri interventi.

Staremo a vedere.