CASERTA. Domani la nomina di due assessori su tre. Ecco chi sono. Un nome che balla per la terza postazione, quella all’Urbanistica

14 Gennaio 2020 - 20:04

CASERTA (g.g.) – Domattina, la cosa è data per certa, Carlo Marino nominerà due assessori in sostituzione delle dimissionarie Mirella Corvino e Tiziana Petrillo, la quale, ad onor del vero, a differenza di quanto abbiamo scritto nei giorni scorsiha regolarmente formalizzato il suo atto attraverso pec. Al posto della Corvino e della Petrillo non entrano due donne, ma un maschio e una femmina: precisamente Raffaele Piazza, che lo chiede da una vita e che dovrebbe rappresentare il consigliere dei Socialisti Iannucci, rimasto solo a rappresentare il suo gruppo, dopo il passaggio a Italia Viva del globetrotter Pasquale Antonucci e la già citata da CasertaCe, Lucia Monaco, docente di Storia del diritto romano alla facoltà di giurisprudenza di Santa Maria Capua Vetere (LEGGI QUI IL NOSTRO ARTICOLO).

Domani dunque, a meno di sorprese, si ricostituirà un numero di 8 assessori: 5 maschi e 3 femmine. Un rapporto nella norma, visto che rispetto ad 8 la percentuale del 40%

è uguale a 3,2. E siccome la legge sancisce l’approssimazione per difetto, essendo il decimale 0,2 minore di 0,5, 3 assessore donne su 8 vanno bene.

Il nono assessore manca dalla notte dei tempi. Da quando Carlo Marino silurò la professoressa Stefania Caiazzo, tenendosi la sua delega all’Urbanistica che in pratica ha gestito insieme al suo inseparabile pro “console” ombra Franco Biondi anche se nominalmente questa è nelle mani del dirigente Giovanni Natale, cugino del sindaco, che conta come il due di coppe alla briscola.

Il nome che si fa in queste ore è quello di un’altra professoressa. Precisamente un’associata del dipartimento Architettura e Disegno industriale dell’università Luigi Vanvitelli, che ha sede, per quel che concerne questa facoltà, com’è noto, ad Aversa, in zona San Lorenzo. Si tratta di Adriana Galderisi, il cui curriculum è pieno di cose, anche se noi non abbiamo mai letto un curriculum, quand’anche appartenente ad un semplice ricercatore o ad un dottore di ricerca, che non sia denso di benemerenze culturali, di pubblicazioni e chi più ne ha, più ne metta.

Ma l’urbanistica è questione delicata. E forse non tutti i nodi in maggioranza sono stati sciolti. Dunque, la nomina della Galderisi slitterebbe di qualche giorno o di qualche settimana. La sua o quella di un’altra donna, dato che il nono assessore non potrà essere un maschio, altrimenti il rapporto di 9 a 3, significherebbe una quota del 33,33 periodico per cento, inferiore al limite minimo consentito del 40%.

4 donne su 9, invece, fanno 3,6. Una quota che rispetta la legge, essendo superiore alla cifra del 40%, cioè al 44,44 per cento periodico.

In effetti la norma non dà altre chance perchè il 40% cioè 3,6 assessori al femminile comporta, per lo stesso motivo per cui si attua l’arrotondamento per difetto con i decimali inferiori a 0,5, questa volta, l’obbligatorio arrotondamento per eccesso alla cifra di 4.