CASERTA. Ecco come un contrattino da 7 mila euro è diventato un maxi affidamento da quasi 70 mila euro alla società di vigilanza “cara” a Zannini

31 Luglio 2023 - 16:07

Una procedura esempio di come funzionano le proroghe extra contrattuali e simili. Tutto parte da un contratto trimestrale. Poi, per 30 mesi (escluse due breve pause), il servizio di vigilanza alla Caserma Sacchi, sede dell’Ufficio Aanagrafe, è stato affidato sempre alla Union Security

CASERTA – Affinché il lettore possa avere tutte le informazioni possibili è necessario che venga dato un contesto. In pratica, c’è bisogno di conoscere il maggior numero di informazioni possibili perché solo in questo modo chi è davanti allo schermo può farsi un’idea di quello che andrà a leggere.

Partiamo dal dove e dal cosa. Dal marzo 2021 il comune di Caserta ha deciso di affidare il servizio di vigilanza non armata presso la sede di via San Gennaro, a Falciano, ovvero la casa dell’ufficio Anagrafe, ad una delle tre società che al tempo Palazzo Castropignano ha contattato. A vincere questa micro garetta dal valore di 7930 euro è stata la Union Security spa, azienda di vigilanza privata con sede a Giugliano.

E fino a qui nulla da ridire. Si erano registrati negli anni tensioni all’esterno dell’ufficio dei Falciano e, quindi, il comune ritenuto consono procedere all’attivazione di un servizio di vigilanza.

Il problema è che questo incarico ha visto rinnovarsi ogni tre mesi, oppure ogni sei mesi, ricevendo la Union Security, che

nel frattempo gestisce la vigilanza anche alla sede del comune di Piazza Vanvitelli (ma questa è un’altra storia, più o meno), somme da un minimo di 2 mila euro ad un massimo di 8 mila.

In pratica, il comune di Caserta ha messo in piedi un sostanzioso rapporto economico che nel corso di due anni e quattro mesi, con l’ultima determina dello scorso 20 luglio, ha raggiunto il valore di 66 mila e 141 euro.

Dal marzo 2021 ad oggi, se non diamo errati, soltanto due occasioni la società che fa capo Valerio Iovinella, ma che ha quale responsabile commerciale Paolo Filosa, originario di Mondragone e papà di una candidata di Unione Popolare, lista in piedi da Giovanni Zannini alle comunali del 2017, non ha affidato il servizio di vigilanza dell’ufficio della caserma Sacchi.

Dal 5 settembre al 30 novembre 2021 l’attività è stata svolta dalla Security Life Service di San Nicola la Strada; mentre dal 24 gennaio al 23 febbraio 2022 dalla società Lavoro e Giustizia.

Quest’ultima impresa, che dovrebbe essere ancora coinvolta in una procedura pre fallimentare, aveva come presidente fino a qualche anno fa Franco Villano, a sua volta marito di una candidata della lista dell’ex ministro mondragonese Mario Landolfi, sempre legata agli obiettivi politici del consigliere regionale del 2017.

Fino a qui abbiamo risposto al cosa, al chi, al quando e al dove. Sarebbe il caso di rispondere anche al perché il comune di Caserta da due anni e mezzo affida con micro connesse a questo servizio sempre alla stessa società, esclusi i due casi appena citati. Ma questo non possiamo saperlo noi.

Dal dicembre 2022, però, dopo mesi di proroghe continue o affidamenti copia-e-incolla, il comune di Caserta fa sapere che questo servizio viene affidato alla Union Security nelle (famigerate) more, nell’attesa che il comune di Napoli proceda ad una stipula di una convenzione per i servizi di portierato per l’intero territorio regionale.

Qualcuno potrebbe pensare che da dicembre 2022 (volendo anche dal 2021) ad oggi si poteva mettere in piedi una procedura di gara per fare in modo da rendere trasparente l’operazione.

Vuol dire che questo qualcuno non conosce metodi del comune di Caserta che, invece, ha dimostrato di preferire affidamenti diretti e operazioni che non regalano una bell’immagine della città.

Per una situazione del genere, poi, risulta per noi complesso puntare il dito contro l’imprenditore privato, il quale, giustamente, lavora per il suo profitto. Ad evitare che un contrattino di tre mesi si trasformasse in una specie di appalto pluriennale dovevano pensarci, infatti, il sindaco Carlo Marino e il dirigente che si occupa dell’area Servizi Demografici, il segretario Salvatore Massi.

Ma, come detto, evidentemente a Caserta hanno una particolare predilezione verso quella procedura fortemente criticata dall’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, ovvero la proroga extracontrattuale, un modus operandi che qui tocca vette altissime, essendo legata a un contratto di tre mesi che, tra le citate proroghe, affidamenti e more, è arrivato a superare i due anni.

TUTTI GLI AFFIDAMENTI ALLA UNION SECURITY PER LA CASERMA SACCHI