CASERTA ALLE ELEZIONI. I NOMI. Italia Viva e dissidenti PD, accordo ad un passo. Le posizioni di “Io firmo per Caserta”, Noi Campani e la disponibilità di Riccardo Ventre

6 Febbraio 2021 - 18:24

La prossima settimana ci sarà una nuova riunione che affronterà anche la questione del nome, visto che al momento l’unica ipotesi ufficializzata è quella del renziano Iarrobino

CASERTA (g.g.) – Avanza il tavolo di confronto tra Italia Viva e un gruppo di movimenti civici significativamente rappresentativi. Il percorso dei renziani di Caserta è stato lungo e ponderato. Ha sicuramente valore il fatto che da più di un anno Mario Russo, Gianfausto Iarrobino, Giovanni Megna (su Pasquale Antonucci non siamo pronti a metterci la mano sul fuoco) sono passati all’opposizione, contrastando tutte le delibere fondamentali, a partire da quelle riguardanti i bilanci. Stesso discorso per Antonio Ciontoli, il quale, addirittura, si è dimesso dalla carica di consigliere comunale come atto finale di un’assunzione di responsabilità politica che l’ha visto manifestare posizioni di netto dissenso sulle modalità e anche sul merito dell’azione politica dell’amministrazione di Carlo Marino.

Ciontoli ha assunto il ruolo importante di capo di Gabinetto del neopresidente del consiglio regionale, Gennaro Oliviero. Per cui resta a pieno titolo, pur avendo questo incarico una dimensione fondamentalmente tecnica, nell’area del PD. Un partito che a Caserta è spaccato in due. Oliviero non innescherà una battaglia sulla posizione ufficiale del partito rispetto alla ri-candidatura di Marino. L’avrebbe anche potuto fare, in considerazione della carica che ricopre, ma concederà al sindaco uscente il rituale automatismo dell’utilizzo del simbolo di un partito che in diverse componenti contesta, invece, vivamente il modo con cui il primo cittadino ha amministrato e il modo con cui ha rappresentato, in termini di mera gestione lottizzatoria, un Partito Democratico che vorrebbe configurarsi con un’identità più moderna e che invece, soprattutto nella città capoluogo, si esprime come il vecchio che più vecchio non si può, come mera gestione del potere.

Insomma, Oliviero farà scudo a protezione dei dissidenti, davanti ai vari Ubaldo Greco, Enzo Battarra e coprendo politicamente tutti coloro che ritengono che l’identità del PD possa essere difesa realmente da una posizione alternativa a quella dell’attuale sindaco di Caserta e della sua giunta. Il simbolo rimarrà a Marino, ma la battaglia di Ciontoli, Greco, Battara e degli altri sarà puntata a costruire un Partito Democratico diverso da quello attualmente insediato nella città capoluogo.

Italia Viva, com’era largamente prevedibile e com’era annunciato, ha proposto ai suoi interlocutori del tavolo il nome di Iarrobino. Non è una pregiudiziale, ma un punto di partenza per un confronto che potrebbe prevedere anche la proposta di altri nomi da parte dei dissidenti del PD o di altri gruppi e/o movimenti associati. A questa coalizione potrebbero unirsi Carmine Bevilacqua, brutalmente fatto fuori dal Comitato Direttivo Asi per far posto al consigliere Gianni Comunale, l’avvocato Renato Iaselli e il sempre vispo, a dispetto delle sue 92/93 primavere, Lello Menditto. Da questi ultimi nomi si capisce che stiamo parlando dunque di quell’area che un tempo faceva riferimento a Sandro De Franciscis.

Invitati alla prossima riunione sono anche i rappresentanti di Noi Campani e quelli del movimento civico Io firmo per Caserta, costituito da qualche esponente dell’Unione industriale come Moriello, dall’imprenditore del settore turistico Francesco Marzano e da esponenti del Comitato per Villa Giaquinto, di cui fa parte anche il giovanisismo Raffaele Giovine, il cui nome gira, e non poco, come possibile candidato sindaco designato per l’appena citato movimento.

Va detto, però, che Io firmo per Caserta valuta come opzione preferita l’ipotesi della corsa solitaria o di un’iniziativa civica nella quale svolgere le funzioni di capofila e aggregatore. Tornando su Noi Campani, al tavolo dovrebbero essere presenti sia Luigi Bosco che la consigliera comunale Liliana Trovato. Abbiamo una discreta conoscenza storica degli usi e costumi di casa Mastella, per cui vi diciamo sin da ora che se il PD si convincerà a sostenere il politico di Ceppaloni nella ricandidatura a sindaco di Benevento, abbandonando la linea dell’opposizione e dell’alternativa che video i democrats sanniti sulla sponda avversa, quando Mastella si candidò e vinse le elezioni comunali nelle fila di Forza Italia, tutte le diramazioni provinciali di Noi Campani saranno costrette ad allinearsi al centrosinistra e quindi al PD nelle altre città importanti che la prossima primavera andranno al voto. In poche parole, la presenza di Noi Campani al tavolo organizzato da Italia Viva e dai dissidenti PD potrebbe essere provvisoria. Altri nomi che girano sono quelli di De Pandis, il quale dice di essere in grado di mettere insieme una lista.

Un’ultima notizia: l’ex presidente della provincia, Riccardo Ventre, candidato sindaco del centrodestra alle scorse comunali, si è detto interessato all’iniziativa di IV e dei movimenti civici. In questo contesto si muove anche il consigliere comunale di maggioranza De Lucia che, riteniamo, al pari di Pasquale Antonucci, si riaggregherà a Marino nel momento in cui saranno messe insieme le liste. Per cui sarebbe lecito chiedersi che ci vadano a fare queste riunioni. La risposta è facilmente immaginabile.