CASERTA Il sindaco Carlo Marino chiude le scuole ma l’Ufficio mensa pretende il pagamento del ticket: le assurdità di un’amministrazione che fa acqua da tutte le parti

2 Dicembre 2021 - 12:01

In rivolta le mamme degli alunni della Collecini. Intanto domani migliaia di studenti dovranno tornare in classe senza che ancora siano stati attivati gli impianti di riscaldamento

 

 

CASERTA Anche nel giorno in cui le scuole del capoluogo sono chiuse, le mamme dei bambini che usufruiscono del tempo pieno e, dunque, della mensa scolastica, si vedono decurtare la quota del pasto. Stamattina le mamme degli alunni che frequentano la Collecini hanno dovuto più volte chiamare l’ufficio mensa per chiedere spiegazioni dell’assurdo addebito di un pasto che non viene consumato, visto che a decidere di non andare a scuola non sono stati i bambini o i loro genitori, ma è stato il sindaco Carlo Marino, ieri, con propria ordinanza, a chiudere tutti gli istituti della città a causa dell’allerta meteo arancione (discorso a parte andrebbe poi fatto su queste “allerte” che spesso, come oggi, non “c’azzeccano” proprio). Insomma, dopo vari tira e molla, dopo tante telefonate, alla fine, giustamente ed ovviamente, l’Ufficio mensa ha dovuto ammettere l’errore e rinunciare all’incasso del ticket mensa odierno.

Le mamme degli alunni della Collecini di San Leucio hanno chiesto anche l’intervento del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Pasquale Napoletano, che ha subito avvisato il sindaco di quanto stava accadendo e, quindi, di provvedere a risolvere la situazione.

Lo stesso Napoletano, anche nei giorni scorsi, ha sollecitato l’amministrazione comunale all’attivazione degli impianti di riscaldamento che, ancora ieri, risultavano spenti. Gli studenti del capoluogo battono i denti mentre fanno lezione, costretti anche a stare con le finestre aperte perché, a causa del Covid, bisogna che nelle singole classi ci sia un ricambio d’aria. Anche la Seconda commissione consiliare presieduta da Pasquale Antonucci, già lunedì scorso, aveva verbalizzato la questione riscaldamenti nei plessi di competenza, eppure, a tutt’oggi, nulla sembra essere stato risolto. Domani si tornerà in classe e chissà se, ancora una volta, bambini e ragazzi dovranno congelarsi tra una lezione di disegno e un’interrogazione di storia.