CASERTA. LA GIOSTRA DEI RIFIUTI. La gara non cambia la sostanza. I Bruscino di San Vitaliano vincono l’appalto per l’umido da quasi un milione di euro

21 Giugno 2022 - 11:42

La società Ambiente Spa sta già operando nel conferimento dei rifiuti biodegradabili, dopo che la Sorgeko è stata fatta fuori dal dirigente Biondi per non meglio motivate variazioni del prezzo di mercato. Ora è stato affidato un appalto della durata di un anno tramite la stazione appaltante Asmel. E non è che questa circostanza ci faccia fare i salti di gioia

CASERTA – Cambia la forma, non la sostanza. Mai come in questa occasione questa frase è perfetta per spiegare chi sarà la nuova società che per i prossimi dodici mesi di occuperà del conferimento dei rifiuti biodegradabili nella città di Caserta.

Infatti, la ditta aggiudicataria dell’appalto è un volto noto del capoluogo (e di CasertaCE) che già da sei mesi sta operando in città. Si tratta dell’Ambiente Spa. Si tratta di una società di proprietà dei Bruscino, famiglia imprenditoriale di San Vitaliano, da decenni all’interno della filiera dei rifiuti in Campania.

Ambiente Spa è inserita nella società madre GreenEnergy Holding Spa. I Bruscino hanno messo a capo del consiglio d’amministrazione il prefetto in pensione Mario Morcone, per anni responsabile dell’agenzia dello Stato incaricata di dare un destino ai beni confiscati alla criminalità organizzata. Morcone, a nostro avviso, non è stato un granché ma niente si può dire intorno alla sua integrità. Insieme a lui, nel Cda, è presente Pasquale

Gattellaro, 58 anni, ma già, riteniamo, in pensione o congedato, visto che nel suo profilo personale viene definito “Generale di Brigata in riserva” dell’Arma dei Carabinieri.

Scegliere tali personalità è un modo aumentare la propria brand reputation, distinguersi nel mondo sempre un po’ oscuro della monnezza. Niente di illegittimo o di scorretto, sia chiaro, anzi, ogni imprenditore sceglie di quale professionalità avvalersi, ma evidentemente avere tra le proprie fila un ex prefetto e un generale dei carabinieri in pensione risponde perfettamente a quella ricerca di credibilità e affidabilità che ogni società, nel business dei rifiuti ma in realtà in ogni campo economico, tenta di darsi ogni giorno. Sono quindi lontani gli anni in cui uno dei capofamiglia dei Bruscino, Santo Bruscino, veniva nominato dal collaboratore di giustizia Nunzio Perrella nel processo che portò alla condanna di Giuseppe Valente, Domenico Pinto e Francesco Bidognetti.

Dicevamo, l’Ambiente Spa è già da diversi anni che gravita intorno al comune di Caserta e al settore Rifiuti comandato dal dirigente Franco Biondi. Già dal mese di dicembre 2021, infatti, i Bruscino gestiscono i conferimenti dei rifiuti biodegradabili di cucine e mense, dei mercati e quelli biodegradabili di giardini e parchi, in sostituzione della Sorgeko della famiglia Sorbo, messa da parte dal comune di Caserta da non meglio precisate “variazioni del prezzo sul mercato” a poche settimane dalla fine naturale del contratto.

Ora, il contratto tra il capoluogo e Ambiente Spa non sarà figlio di una zoppicante operazione di proroga in emergenza, bensì vestito di una procedura di gara completa, gestita dall’Asmel. E questo non è che ci faccia fare proprio i salti di gioia, basti pensare che è la stessa stazione appaltante della gara truccata da Carlo Savoia, Carlo Marino, Marcello Iovino, Pippo D’Auria e Pasquale Vitale, secondo le indagini della Dda. Non ci sono responsabilità dirette della società che si occupa proprio delle procedure d’appalto, ma evidentemente a Caserta e sul piano rifiuti i meccanismi di controllo della Asmel non funzionarono, se è vero come è vero che quella gara da 116 milioni di euro finì proprio alla società indicata da Savoia.

Tornando al tempo presente, Ambiente Spa è risultata vincitrice, offrendo un ribasso in percentuale del 22% sull’importo a base di gara da 981 mila e 600 euro e quindi continuerà ad occuparsi dei rifiuti umidi casertani.

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