CASERTA. La regione revoca il finanziamento per il BIODIGESTORE, ma Marino e Biondi sono pronti a spendere altri 67 mila euro

27 Aprile 2022 - 11:04

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CASERTA (l.v.r.) – La notizia ufficiale della revoca del finanziamento della regione Campania al comune di Caserta per la costruzione del Biodigestore di Ponteselice è di ieri, ma fino al giorno della comunicazione tra palazzo Santa Lucia e l’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Marino, l’ente capoluogo ha continuato a lavorare sul progetto di via Mattei come se non fosse ormai già chiaro il totale fallimento del piano. Il progetto tecnicamente non è ancora morto, visto che potrebbe essere rifinanziato sempre dalla regione con i nuovi fondi legati alla programmazione 2021/2027, ma dovranno passare anni per rimetterlo in piedi.

Mentre, quindi, la regione stava per far saltare il banco e revocare il finanziamento per l’impianto di Ponteselice, il comune di Caserta, attraverso una determina del 19 aprile, quindi tre giorni prima della lettera di palazzo Santa Lucia, ha attivato le procedure per affidare l’incarico tecnico – l’ennesimo incarico tecnico sul Biodigestore – relativamente a delle indagini sulle conseguenze ambientali e acustiche del mega impianto dei rifiuti da 40 mila tonnellate.

Una commessa dal valore di 67 mila euro e necessaria, secondo quanto scrive il dirigente Franco Biondi, per effettuare quelle indagini che in teoria dovrebbero essere state compiute, tra le tante operazioni tecniche legate all’impianto, ma che vengono collegate proprio alle 61 integrazioni richieste dalla regione sul progetto approvato dal comune capoluogo.

Era chiaro già dalle 61 osservazioni presentate dalla regione all’amministrazione di Carlo Marino che l’impianto di Ponteselice non avrebbe visto la luce in tempi brevi. Nonostante ciò, nonostante un chiaro stop al piano Biodigestore, il comune di Caserta ha continuato con una certa tranquillità d’animo a preparare procedure come questa, che vedranno affidare in maniera praticamente diretta una commessa lucrosa.

Qualcuno potrà ribattere che se la determina è del 19 aprile e la comunicazione dello stop al finanziamento è del 22 aprile, e quindi a palazzo Castropignano non potevano sapere della lettera che sarebbe arrivata dalla regione. Ma non è così. Marino, Biondi e tutti coloro che stanno lavorando sull’impianto dei rifiuti all’interno del comune di Caserta conoscevano benissimo quello che stava per avvenire e che l’amministrazione non sarebbe riuscita ad l’obiettivo di appaltare i lavori entro la fine dell’anno, motivazione per cui il finanziamento è saltato.

Di solito, per una situazione del genere, ci aspetteremmo la revoca di questa procedura di incarico, ma siamo a Caserta e la determina contenente le operazioni propedeutiche all’affidamento è stata pubblicata poche ore dopo la revoca del finanziamento del progetto. 

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