CASERTA. L’INTERVISTA ESCLUSIVA. Parla il militare che ha salvato la vita alla studentessa 14enne che stava per buttarsi sotto a un treno presso il passaggio a livello di via Unità D’Italia

5 Novembre 2024 - 20:33

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CASERTA – La notizia ci ha colpito e ha colpito molto chi l’ha letta. Una ragazza molto giovane che aveva deciso di farla finita facendosi investire da un treno al centro della città capoluogo lungo i binari perimetrarti dal passaggio a livello di via Unità D’Italia. Per questo motivo, abbiamo deciso di fare quello che in gergo giornalistico si chiama “ritorno” pratica molto utile e positiva che purtroppo non possiamo adottare molto spesso perché non siamo un giornale che ha mezzi a disposizione per staccare un propria risorsa  all’approfondimento esclusivo di una notizia per il quale occorre avvolte una o anche più giornate.

Stavolta, però, siamo stati anche fortunati perché grazie ad alcune dritte, da noi velocemente assorbite, abbiamo individuato la persona giusta, cioè colui che ha salvato questa giovane vita quella di una studentessa 14enne di un Liceo casertano. Ed è proprio lui Francesco Liguori, cittadino casertano, graduato aiutante dell’esercito presso il reparto attività territoriali di Caserta, con sede in via Generale Giulio Douhet, ex distretto militare, a rievocare attimo per attimo, fotogramma per fotogramma quei drammatici minuti che hanno consentito, molto probabilmente, ad una ragazza di 14 anni di poter lavorare per superare la sua crisi in modo da vivere una vita più serena e costruttiva.

Io abito a pochi metri di distanza da quel passaggio a livello – racconta Liguori – ed ero appena sceso di casa. Guardando il binario, mi sono accorto che una persona li stava percorrendo. In un primo momento ho pensato che si trattasse dei soliti, quandanche imprudenti attraversamenti che in tanti tra residenti e non residenti, fanno quotidianamente. Poi ho visto meglio e mi sono accorto che questa figura stazionava ferma sul ciglio del binario. Alchè – continua il rappresentante dell’esercito italiano – mi sono avvicinato e li mi sono accorto che si trattava di una ragazza la cui testa era coperta dal cappuccio di una felpa. Ho domandato se avesse bisogno d’aiuto. Lei mi ha risposto che era tutto apposto ma mi sono subito reso conto di trovarmi di fronte ad un viso da cui traspariva uno sguardo assente in un contesto generale di pallore. Comunque, non ho insistito e proseguito lambendo la farmacia Cantelli in direzione del Monumento. Ma non ero convinto; rimanevo perplesso e quando ho udito il fischio di un treno che si avvicinava mi sono girato di scatto e ho visto quella ragazza al centro del binario, ferma li ad attendere l’impatto fatale. Ho urlato forte, le ho detto di spostarsi immediatamente. A quel punto lei non ha auto più reticenze mi ha detto senza mezzi termini di voler morire, di volerla fare finita. E’ stato un attimo. In quel momento non si deve tentennare. O lo fai e rischi anche tu oppure non lo fai. Il mi sono precipitato su di lei e lì ho spostata con forza rima dell’arrivo del treno subito dopo – così conclude il suo racconto Francesco Liguori- ho allertato le forze dell’ordine cercando di rincuorare questa povera ragazza a cui auguro tutto il bene e spero possa superare l’inquietudine di un’adolescente per il quale magari un problema che per persone adulte non è di enorme portata, rappresenta un macigno insostenibile”

Noi non siamo soliti enfatizzare nei nostri articoli ma, francamente, pur volendo mantenere un profilo sobrio affermando che Liguori non è un eroe in assoluto non possiamo non affermare che il suo è stato, senza ombra di dubbio, un gesto eroico