Caserta. Lo sconcio dei barboni di via Battisti, che nessuno allontana per un elementare principio di legalità e di decoro. Un lettore ci scrive…
13 Marzo 2025 - 15:43

Caserta (pm)– Un lettore ci scrive (in calce la lettera) denunciando lo sconcio della centralissima via Battisti, dove un gruppo di barboni trova rifugio e vive, nell’inedia, nella caciara e nello sporco, sotto i porticati dell’Agenzia delle Entrate. C’è da dire che a questo gruppo di diseredati va aggiunto anche quello che occupa stabilmente, con stracci, coperte sozze, buste e confezioni di vino in scatola, liquori e birre, alcune rientranze del Banco di Napoli. La cosa non è purtroppo nuova perché data da anni e CasertaCE.net la condanna da sempre. Ma quelli che in vario modo sarebbero tenuti ad intervenire preferiscono far finta di niente. Ciò che al più è stato fatto, sotto il pretesto di dovere lavare la strada e gli spazi occupati, è stato allontanare per qualche mezza giornata dal posto le persone, che subito ed immancabilmente dopo si sono ripresentate. Perché qui è il punto. Nessuno dice loro che lì non possono stare e glielo impone. Siamo, in buona sostanza, all’ignavia ed alla pochezza istituzionale, perché si versa in una materia politicamente sensibile. E non perché sia realmente tale, dato che, in altre culture perfettamente democratiche, ad ubriaconi, vagabondi ed oziosi è impedito, in modo sacrosanto e come cosa più naturale di questo mondo, di fare quello che vogliono.

Qui Caserta, in tali cose, le varie autorità preposte si palleggiano le responsabilità come che spetti sempre a qualcun altro intervenire. E quando la competenza è definita, sorgono immancabilmente problemi di organico, di mezzi e di ogn’altra cosa. In realtà, se dovessero essere ordinati l’azione e l’allontanamento di forza che è ormai all’evidenza indispensabile, si aprirebbe un fronte di polemiche e di reazioni strumentali ed incontrollate. Un palcoscenico publico ideale per le anime belle, per l’indignato collettivo, per i progressisti politici e sociali ed i vittimisti assortiti. Con il corredo di video riprese per documentare la forza bruta e l’inumanità dell’intervento e piegare i fatti alla propria rispettiva ideologia. Senza che nessuno sappia dire come si dovrebbe fare, senza però rasentare la fantasia.
Perciò, diciamo al nostro lettore – che ringraziamo sentitamente per la segnalazione, indicativa di uno spirito civico sempre più evanescente nella città e della fiducia che ripone nel nostro giornale – che capiamo e condividiamo il suo rammarico. Ma dobbiamo disilluderlo se spera in un intervento delle pubbliche autorità. Come hanno fatto in tutti questi anni, anziché impelagarsi in faccende che potrebbero finanche sfociare in astrusi procedimenti penali con il risarcimento persino dei vagabondi allontanati (eventualità per niente paradossale, come insegna l’attualissimo caso dei clandestini della nave Diciotti), dureranno nel comodo ed indenne lavarsene le mani. Le proteste ed il malcontento della pubblica opinione non li tocca più di tanto ed in definitiva nessuno gliene chiede conto sul piano delle responsabilità. Questa desolazione delle istituzioni pubbliche ha il corollario paradossale che per l’assistenza agli indigenti e ai soggetti con disagio sociale si spendono fiumi di soldi e si mantengono enti appositi forti di personale, mezzi e risorse. Anche se è come non ci fossero, viene da dire.
In un contesto civile così degradato, l’unica autorità che potrebbe ancora qualcosa è la magistratura, imputando le omissioni agli uffici responsabili. Perché, com’è noto, a mali estremi, estremi rimedi.
LA LETTERA DEL NOSTRO LETTORE
Caro CasertaCe, da tempo i cittadini di Caserta vivono un disagio crescente per quello che succede sotto i porticati in via Cesare Battisti, proprio vicino alla sede dell’Ufficio Provinciale Territorio dell’Agenzia delle Entrate. Lì, un gruppo di senza tetto ha trovato rifugio, trasformando l’area in un bivacco permanente dove la dignità e il decoro sembrano essere svaniti.
Ogni sera, la situazione peggiora con il passare delle ore: l’alcol e il caos notturno sono all’ordine del giorno, creando una situazione di degrado che non può più essere ignorata. I residenti e i passanti, turisti compresi, sono costretti a sopportare odori nauseanti e una situazione che mina la qualità della vita quotidiana.
È inaccettabile che un luogo così importante per la nostra città, situato proprio accanto a istituzioni di rilievo, sia abbandonato a se stesso. L’inerzia dell’amministrazione comunale di Caserta di fronte a questa emergenza è un segnale di disinteresse verso chi vive in condizioni di marginalità. È tempo che le autorità competenti prendano provvedimenti concreti per garantire dignità a tutti i cittadini, compresi coloro che vivono in strada.
Non possiamo più permettere che il centro della nostra città sia teatro di una tale indifferenza. La comunità di Caserta merita di più, e l’amministrazione deve rispondere a questa chiamata all’azione con urgenza e determinazione.
Grazie (lettera firmata)