CASERTA. Lucia Fortini, l’assessora più amata da De Luca, visita oggi il “luogo del delitto”. Negli uffici del comune la sua amica del cuore Sofia Flauto e l’allora assessora Sparago…
12 Luglio 2022 - 12:00
Appuntamento alle 17 a palazzo Castropignano per la presentazione dell’Azienda Speciale dei Servizi Sociali dell’ambito intercomunale C1, alla presenza anche dell’assessore comunale Luigi Bosco. E la suggestione si attiva in automatico, almeno per noi che abbiamo letto ogni sillaba i primi documenti relativi all’indagine della Dda ancora in corso
CASERTA (g.g.) – Non sappiamo se l’assessore regionale della Campania ai Servizi Sociali, nonché alla Pubblica Istruzione, nonché pupilla degli occhi del governatore Vincenzo De Luca, stiamo parlando di Lucia Fortini, abbia riadattato, rimodellato la sua agenda dopo la pubblicazione da parte di CasertaCE, cioè di un giornale tenuto debitamente fuori dalle rassegne stampa alla camomilla e ampiamente censurate della Regione Campania, di articoli che hanno sottolineato, con tanto di documentazione fotografica, il suo stretto rapporto politico, professionale ma anche e soprattutto personale con Sofia Flauto, ex moglie, quand’anche legatissima ancora a triplo filo di Luigi Lagravanese, uomo indicato da almeno 5 collaboratori di giustizia, e forse anche di più, quale referente e trait d’union tra il clan dei Casalesi e il sistema lucrosissimo degli appalti dei servizi sociali.
Sofia Flauto ora è indagata e per il momento è riparata in una scuola del nord napoletano, dove insegna Lettere, con buona pace della letteratura.
L’affermazione iniziale, dunque la condizione di non conoscenza da parte nostra degli appuntamenti che la Fortini ha avuto in agenda da dicembre, mese in cui è esplosa la suddetta indagine della Dda, è
Quello che invece è certo, almeno così è stato annunciato, riguarda il fatto che oggi pomeriggio Fortini parteciperà, assieme all’assessore comunale di Caserta Luigi Bosco, alla presentazione dell’Azienda Speciale dei Servizi Sociali, varata dal comune di Caserta assieme agli altri enti locali che partecipano all’Ambito intercomunale C1, comprendente anche San Nicola la Strada, Casagiove e Castel Morrone.
Com’è noto ai nostri lettori, questo giornale ha deciso di non dare giudizi su questa azienda speciale. Come sempre capita, dovremmo partire in quarta rispetto ad uno strumento che, sulla carta, se fosse realmente votato al miglioramento, all’efficientamento, alla razionalizzazione dei fondamentali servizi resi alla persona, costituirebbe un fatto positivo, come sicuramente accade in luoghi dell’Italia in cui si pensa prima ai cittadini, al loro bene, alla necessità di dovergli ripagare almeno in parte delle tasse che corrispondono alle casse dello Stato, delle regioni, delle province e dei comuni e poi eventualmente piazzare qualche amico, ma che invece qui da noi rischia di vedere ribaltato, come ogni volta, questo rapporto.
Ma siccome il ricottificio delle assunzioni e delle tante altre cose che si consumano negli uffici pubblici di questa città e di questa provincia non sono ancora cominciate per quanto riguarda questa azienda speciale, è giusto che noi aspettiamo gli eventi perché, magari, chissà, Putin ha un’arma segreta chiamata honesty bomb e la lancia su Caserta. E noi, che ci siamo portati avanti sul lavoro, restiamo spiazzati.
Se dovesse essere quella odierna la sua prima uscita pubblica dopo che l’indagine della Dda su Sofia Flauto e co. è venuta alla luce, allora ci troveremmo di fronte ad un fatto che, in sé per sé può non significare nulla, ma per CasertaCE, per questo giornale che ha duramente lavorato sulle prime carte emerse, riveste una certa importanza.
In questo caso, infatti, la Fortini riprende ad essere attiva e direttamente presente sul fronte dei Piani di Zona dei servizi sociali, cominciando proprio dal comune di Caserta, cioè dal posto in cui, secondo la Dda, la sua amica Flauto, assieme all’ex assessora Maria Giovanna Sparago, messa su quella poltrona proprio da quel Luigi Bosco oggi suo successore, hanno compiuto un reato, collegando l’attribuzione alla cooperativa, governata dall’ex moglie di Luigi Lagravanese da Casal di Principe, del coordinamento del Piano di Zona alle assunzioni da compiere immediatamente, in quanto voluto dal sindaco Carlo Marino, di due persone: cioè Luana Picazio e Stanislao Natale.
La Fortini non è mai stata neppure lambita dal rischio di essere coinvolta in queste indagini. Per carità, nessuno l’ha mai scritto preconizzato. Diverso, però, il discorso relativo all’immagine, visto che non è proprio il massimo della vita che l’assessora regionale ai Servizi Sociali abbia come amica del cuore una titolare di coop. sociali che partecipano a gare, procedure attivate dai comuni e dagli ambiti intercomunali, tra l’altro indagata in un’inchiesta dell’Antimafia.
Se dunque, ricapitolando, quella odierna di Lucia Fortini è la prima o una delle prime sortite pubbliche nel settore dei Servizi Sociali, non si può non definire come una sorta di approdo sul luogo del delitto.
Di un delitto che probabilmente altri hanno commesso, utilizzando impropriamente l’entratura che certo l’intelligente e scaltra Sofia Flauto non faceva nulla per tenere riservata, come mostra la foto che torniamo oggi a pubblicare.