CASERTA. MAXI PARCHEGGIO NEL RIONE ACQUAVIVA. Esposto in procura di Giovine sul progetto da quasi 4 MILIONI di euro

29 Luglio 2024 - 15:24

CASERTA – Il consigliere di Caserta Decide Raffaele Giovine, in collaborazione con Speranza per Caserta, ha presentato un esposto alla Corte dei Conti, a cui si chiede di prendere visione e verificare i costi previsti per realizzare il Parcheggio interrato nell’Oasi di Via Feudo di San Martino, intervento previsto con i fondi del PINQUA.

L’esposto è stato indirizzato anche al Comando dei Carabinieri Forestali, alla Provincia di Caserta, alla Regione Campania, alla Soprintendenza di Caserta e Benevento, alla Polizia Locale, al Ministero finanziatore dell’opera ed alla Commissione Europea, al fine di ravvisare eventuali irregolarità amministrative commesse nel corso di un iter che, già in passato, è stato oggetto di profonde controversie tra l’amministrazione e i cittadini del quartiere Acquaviva.

Questi ultimi hanno infatti più volte contestato lo spostamento del parcheggio da un’area incolta e privata all’area di verde attrezzato più grande del quartiere Acquaviva, dove bisognerà “spostare” letteralmente 40 alberature per consentire di impermeabilizzare gran parte dello spazio verde.

Dichiara Raffaele Giovine: “L’operazione sarà estremamente gravosa in termini di spesa pubblica, con costi fuori mercato per la realizzazione di parcheggi interrati. Siamo nuovamente di fronte a una dinamica consolidata di quest’amministrazione: i lavori pubblici producono continue forzature: questo settore ha ciecamente lavorato per reperire fondi senza programmazione urbanistica, tenendo nel cassetto il PUC. La città rischia di uscire sfigurata da questo processo. Ma, oltre al danno, la beffa: rischiamo di pagare anche costi altissimi per questo parcheggio, che sarà estremamente invasivo”.

Sara Femiano, coordinatrice di Caserta Decide e Francesco Apperti coordinatore per Speranza per Caserta concordano: “Ancora nessuna concertazione con la cittadinanza, nessuna programmazione degli interventi e zero politiche di attenuazione dei disagi che possono venirne; questo è il  modus operandi che vediamo per tutte le situazioni che impattano sulla città e sui cittadini. Speriamo che gli Enti preposti intervengano quanto prima”.