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CASERTA. NASCE IL CODICE BIONDI-MARINO. E così la ditta unipersonale di CASAPESENNA venuta dal nulla conquista un appalto da 38 mila euro senza rispettare un solo requisito di legge

18 Luglio 2022 - 10:10

Parla chiaro l’articolo 90 del regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»: occorre aver eseguito lavori nei 5 anni precedenti e almeno di pari importo. Qui, invece, non c’è niente, se non il mistero relativo a Paolo Barone e la sua Venti.Due Costruzioni con sede a Villa di Briano, costituita a marzo con 900 euro di capitale sociale e che a luglio assume il compito di curare gli alberi della città capoluogo

CASERTA (g.g.) – Non abbiamo alcuna intenzione di mollare la presa, derubricandola, come spesso siamo costretti a fare in altre circostanza, al rango di notizia ordinaria. Perché tra le centinaia e centinaia di nefandezze che raccontiamo da anni sul modo con cui viene esercitato il potere di governo al comune di Caserta, quella di cui abbiamo scritto ieri (LEGGILA QUI

), venerdì, ha un’originalità e non una, ben due peculiarità, che la rendono inquietante.

L’affidamento alla srl semplificata con 900 euro di capitale sociale, zero dipendenti e proprietà unipersonale nelle mani del signor Paolo Barone, 25enne residente a Casapesenna,

è una delle cose più incredibili con cui abbiamo preso contatto ultimamente.

Vedete, non ci siamo messi a fare congetture su Casapesenna, su possibili relazioni improprie. Questo non vuol dire che non affronteremo l’argomento. Vuol dire solo che quando lo affronteremo è perché avremo accertato e riscontrato.

Ora, è vero che al comune di Caserta è in vigore un codice degli appalti rispetto a quello in vigore in Italia, cioè da quello declinato nel decreto legislativo numero 50 del 2016. Ma questa rappresenta un emendamento. Insomma, il dirigente Franco Biondi ha ritenuto che il suo sistema di norme, il suo codice degli Appalti, suo e di Carlo Marino, dovesse essere un po’ rinfrescato, rimodernato. E allora via libera a questa società unipersonale, senza dipendenti e costituita a marzo, entrata nel Mepa, luogo in cui si accede con la stessa semplicità con cui un bambino fa razzia di dolci lasciati improvvidamente rasoterra dalla mamma. Già questo basterebbe e avanzerebbe.

Ora, attendiamo che Biondi ci illustri il suo articolo. L’omologo, ovviamente modificato ad uso e consumo, dell’articolo 90 del DPR 207 del 2010, in pratica l’elaborazione, la razionalizzazione del codice dei contratti pubblici datato 2006.

In Italia, questo articolo 90 così recita: “Requisiti per lavori pubblici di importo pari o inferiore a 150.000 euro. 1. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 38 del codice in materia di esclusione dalle gare, gli operatori economici possono partecipare agli appalti di lavori pubblici di importo pari o inferiore a 150.000 euro qualora in possesso dei seguenti requisiti di ordine tecnico-organizzativo: a) importo dei lavori analoghi eseguiti direttamente nel quinquennio antecedente la data di pubblicazione del bando non inferiore all’importo del contratto da stipulare; b) costo complessivo sostenuto per il personale dipendente non inferiore al quindici per cento dell’importo dei lavori eseguiti nel quinquennio antecedente la data di pubblicazione del bando; nel caso in cui il rapporto tra il suddetto costo e l’importo dei lavori sia inferiore a quanto richiesto, l’importo dei lavori è figurativamente e proporzionalmente ridotto in modo da ristabilire la percentuale richiesta; l’importo dei lavori così figurativamente ridotto vale per la dimostrazione del possesso del requisito di cui alla lettera a); c) adeguata attrezzatura tecnica.

Ora, mettiamo pure che il ragazzo si riesca a dotare di adeguata attrezzatura tecnica, nonostante sia l’unico socio e nonostante i 900 euro di capitale sociale della Venti.Due Costruzioni.

Ma se Paolo Barone ha costituito questa società, con sede in Villa di Briano il 17 marzo scorso, cioè 4 mesi fa, e a meno di quattro mesi di distanza sempre della costituzione della ditta, rispetto al 4 luglio, data in cui formalmente ha ricevuto l’affidamento lampo; se ad oggi le uniche informazioni che il Barone, amministratore unico, socio unico di un’impresa con 900 euro di capitale sociale che ha comunicato alla Camera di commercio sono sostanzialmente tre fatti, trasmettendo dovutamente l’atto costitutivo della società, la nomina ad amministratore del socio Paolo Barone a Paolo Barone e la comunicazione di socio unico nella srl, il secondo protocollo relativo ad adempimenti legati alla sede legale, all’attività, informazioni legate all’Inps (il che fa presagire l’idea di assumere qualcuno) e iscrizioni nel registro delle imprese datato 3 maggio e il terzo, due giorni dopo, sempre relativamente ad comunicazioni sulla sede legale e sull’attività; insomma, se questo è, ci spiega quale sia l’articolo del codice Biondi/Marino che costituisce l’articolo 90 del codice di attuazione dei contratti pubblici il quale considera come requisito obbligatorio l’aver realizzato lavori analoghi eseguiti direttamente nel quinquennio antecedente e non inferiore ai 38 mila euro dell’appalto sul ripristino degli alberi a Caserta?

Quantomeno le scriviamo noi queste cose, dato che non c’è alcuna speranza che le istituzioni dell’ordinamento dello Stato deputate vadano a svolgere la loro funzione di controllo e di verifica.