CASERTA. Ordinanza di demolizione alla pompa di benzina di Donato Aspromonte. E il comune chiama come avvocato il socio del sindaco Marino

12 Maggio 2024 - 09:00

Si deciderà dinanzi al Tar della Campania il destino del provvedimento al distributore della Vaccheria del consigliere comunale di opposizione

CASERTA – Finisce davanti a un giudice del tribunale amministrativo regionale della Campania la vicenda relativa l’ordine di rimozione e abbattimento di una porzione del distributore di carburanti My Energy, di proprietà del consigliere comunale di opposizione Donato Aspromonte.

La società, rappresentata dalla compagna di Aspromonte, Anna Chirico, ha infatti promosso ricorso al TAR, chiedendo l’annullamento dell’ordinanza di rimozione e demolizione del 20 giugno 2023 e il provvedimento di avvio dei procedimento di due mesi prima.

Aspromonte, quindi, vive una doppia, anzi tripla, condizione nei rapporti con l’amministrazione comunale del sindaco Carlo Marino.

Da una parte, infatti, è stato fornitore di carburante per il comune attraverso la sua My Energy, dall’altra, invece, è consigliere di opposizione alla maggioranza di Carlo Marino e si trova a “litigare” con Palazzo Castropignano su una ordinanza di demolizione che, riteniamo, riguardi una parte del distributore situato sulla strada che porta verso la Vaccheria e non l’intero stabile.

Come se non bastasse questo intreccio, il dirigente Franco Biondi ha nominato quale avvocato esterno per resistere al ricorso presentato al Tar, facendo pagare al comune la somma di 3.380 euro,

quello che è stato (e forse è ancora) lo storico socio di studio del sindaco Marino, ovvero l’avvocato Francesco Maria Caianiello.