CASERTA. Ormai Marino e Biondi fabbricano appalti solo per ditte di CASAL DI PRINCIPE e dintorni. Altri 700 mila euro per i lavori su due strade

17 Maggio 2021 - 17:09

CASERTA (g.g.) – Iniziamo con una premessa: quando andrete ad aprire il documento alla fine dell’articolo che state per leggere non vedrete immediatamente il nome della D.D.C. Costruzioni. Questo non vuol dire che in un giorno di primavera a Casertace siamo impazziti e abbiamo iniziato a dare dati sbagliati e notizie non veritiere, bensì perché, in linea puramente teorica, l’appalto è stato vinto da un consorzio denominato Ciro Menotti, un dei big dei lavori pubblici in Italia che a Caserta e dintorni ha già operato negli ultimi anni.

Ma perché diciamo in linea teorica? Perché i lavori che verranno fatti tra via Volta e via Caracas sono poi andati nelle mani di una piccola cooperativa casertana nata solo tre anni fa. La società risponde al nome di DDC Costruzioni e ha una particolare costituzione sociale.

Essendo una cooperativa dalla lettura della visura camerale ovviamente non possiamo dirvi chi detiene le quote di questa DDC, ma possiamo darvi per certo che un ragazzo quasi trentenne, Luigi Cataneo da Arzano, è il presidente del consiglio di amministrazione di questa società che si è vista affidare un appalto per i lavori di collegamento viario tra Via A. Volta e Via Caracas da 700 mila euro

a solo tre anni dalla sua costituzione. Evidentemente, c’è un talento per gli appalti pubblici.

Ricapitolando, il Consorzio Menotti vince questo appalto bandito dal comune di Caserta, poi lo dà in affidamento ad una sua consorziata che ha la sede in via Fratelli Correra, nel centro del capoluogo, ma che pare avere il cuore nell’agro aversano.

Questo collegamento a Casal di Principe e dintorni è dovuto al fatto che se il presidente è l’arzanese Cataneo, gli altri due membri del consiglio di amministrazione sono il 47enne di Villa di Briano Antonio Del Greco e la signora Luciana Diomajuta da Aversa, classe 1969.

Le imprese di quella zona della nostra provincia da un anno a questa parte stanno letteralmente dominando la gestione dei grandi appalti che il comune di Caserta sta bandendo. Affidamenti milionari che spesso e volentieri, tra società escluse o autoesclusesi a causa di offerte irricevibili, finiscono nella disponibilità di poche aziende. E non è raro che alcuni nomi, alcune ragioni sociali si ripetino. Nel momento in cui, però, si parla di appalti affidati ad aziende dell’agro aversano e della zona casalese, sfortunatamente, dobbiamo sottolinearlo. Questo perché negli anni trascorsi le società con la sede sociale o morale in tale determinata parte della provincia sono finite sui giornali per rapporti poco sani con la politica e movimenti di denaro legati alla criminalità. Non è un pregiudizio, ma un ragionamento legato ai fatti e al modo mai trasparente con cui l’amministrazione della città di Caserta guidata dal duo Carlo Marino-Franco Biondi ha gestito il pubblico danaro.

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