CASERTA Pericolo crollo in via Vico, strada chiusa da 7 giorni e negozianti in ginocchio. Il Comune ordina ai proprietari la messa in sicurezza del fabbricato

7 Dicembre 2021 - 16:31

Accesso interdetto al traffico veicolare e pedonale, ma anche i residenti temono per la propria incolumità. Nuova ordinanza sindacale: i proprietari provvedano ad horas ad intervenire o saranno denunciati alla Procura della Repubblica

 

 

CASERTA Esattamente sette giorni fa Carlo Marino firmava l’ordinanza sindacale che interdiva il traffico veicolare e pedonale in via Vico, a causa del serio pericolo di crollo del vecchio edificio ad angolo con piazza Correra. Da sette giorni in quella strada è consentito l’accesso soltanto ai residenti, da corso Trieste fino al civico 12 di via Vico e da via Roma fino a piazza Correra, perché il pericolo sussiste e perché finora lo stabile non è stato messo in sicurezza.

Per i residenti e, soprattutto, per i commercianti l’ennesima “batosta” dopo l’omicidio, lo scorso 29 agosto, di Gennaro Leone, pugile 18enne di San Marco Evangelista, ucciso da un coetaneo di Caivano al termine di una banale lite. Prima la movida violenta, oggi il pericolo di crollo di un fatiscente stabile hanno messo letteralmente in ginocchio i negozianti di quella che una volta era considerata una strada tranquilla di Caserta. Non solo, infatti, le auto non possono transitarvi, ma anche i pedoni che rischiano di vedersi crollare calcinacci addosso. E così la povera edicolante di via Vico non vende più neanche una rivista e gli altri esercenti né un caffè, né una maglietta.

Di ieri la nuova ordinanza del Comune che ordina ai proprietari dell’edificio di provvedere ad eseguire ad horas alla messa in sicurezza del fabbricato che costituisce, allo stato, gravissimo pericolo per la pubblica e privata incolumità. L’edificio (civico 14, 16, 18), è scritto nella nuova ordinanza sindacale, dopo il documento istruttorio a firma del dirigente competente conseguente il sopralluogo dei tecnici comunali e dei vigili del fuoco, è in stato di abbandono e cattiva manutenzione e si evidenziano diverse lesioni sia verticali che orizzontali , in particolar modo nello spigolo del fabbricato adiacente il civico 14 che costituiscono grave pericolo per la pubblica e privata incolumità”. Per tali ragioni si ordina ai proprietari Ferri Teresa Ilaria, Ferri Umberto, Gentile Maria Cristina, Montano Savino, Gentile Anna e Montano Maria di provvedere ad eseguire ad horas alla messa in sicurezza del fabbricato. Nell’ordinanza si puntualizza che questi lavori dovranno essere eseguiti sotto la direzione di tecnico abilitato. “La presente ordinanza non esime codesta ditta dalla regolarizzazione della pratica di occupazione di suolo pubblico e di altri eventuali permessi previsti dal Regolamento Edilizio Comunale vigente. L’inosservanza di tali obblighi è soggetta a sanzione amministrativa nei confronti dei proprietari ai sensi del comma 1 dell’art. 677 del codice penale, il quale testualmente recita” il proprietario di un edificio o di una costruzione che minacci rovina ovvero chi è per lui obbligato alla conservazione o alla vigilanza dell’edificio o della costruzione, il quale omette di provvedere ai lavori necessari per rimuovere il pericolo, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 154 a euro 929; che, in caso di constatata inosservanza a quanto disposto dal presente provvedimento, i lavori verranno eseguiti d’ufficio a cura di questa Amministrazione, senza ulteriore comunicazione ai proprietari, e il Dirigente del Settore Lavori Pubblici provvederà al recupero coattivo delle spese interamente sostenute in danno dei proprietari inadempienti; che il Corpo di Polizia Municipale provvederà invece, in caso di mancata ottemperanza, all’inoltro alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere di specifica notizia di reato ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale a carico degli inadempienti; che eventuali danni a persone e cose, derivanti dal mancato rispetto del presente provvedimento, saranno a carico dei destinatari del presente atto che ne risponderanno in via civile, penale ed amministrativa”.