CASERTA. Polveri sottili, ieri sfondato il limite. Ma il dato cittadino è falso. Casertani presi in giro, ecco perché

17 Gennaio 2020 - 19:11

CASERTA – Bisogna sempre cercare di tranquillizzare la propria indignazione quando si parla di cose della città capoluogo.

Mentre in tutti i comuni d’Italia, sicuramente in tutti i capoluoghi di provincia, la questione dell’inquinamento dell’aria da Pm10, cioè dalle polveri sottili che maggiormente incidono sulla salute umana, è stato centrale; mentre diverse di queste città, a partire da Roma e Milano, hanno fatto partire programmi anti-smog, la sempre più turpe Caserta si mostra indifferente.

Perché diciamocela tutta, i casertani pensano all’oggi e non al domani. Non pensano al proprio domani e neppure a quello dei propri figli. È un popolo stordito, imbolsito da un becero individualismo e dall’assenza totale di una cultura della cittadinanza.

Nella giornata di ieri, 16 gennaio, la centralina posta vicino alla scuola De Amicis, in Corso Giannone, ha superato la fatidica soglia dei 50 microgrammi per metro cubo, attestandosi a 52 e segnando un tasso di inquinamento pericoloso per la salute umana.

Meglio è andata nella zona del Liceo Manzoni, dove il livello è stato di 36.

Tutto ciò è avvenuto senza che il Comune di Caserta emettesse un singolo suono spiegando la situazione ai propri concittadini.

Il problema non è questo, ma un altro: i dati della città di Caserta sono falsi.

Falsi senza se e senza ma. Definire come valori medi delle polveri sottili dell’intera città di Caserta quelli registrati in corso Giannone, che per diverse ore al giorno è area Ztl (forse non a caso), e i dati di via De Gasperi, significa mentire.

Occorrerebbero 5 o 6 centrlaini. Rispetto a un numero del genere, anche quelle di Corso Giannone e di via De Gasperi potrebbero avere un senso.

Ma se tu hai due centraline e con quelle devi approssimarti ad un valore medio ascrivibile all’intera città, uno degli impianti non può non stare in via Roma, cioè la strada più trafficata, disordinata, meno presidiata della città.

Non avere un dato quotidiano su via Roma significa negare la verità dell’inquinamento cittadino ai casertani.

È come se tu volessi misurare la temperatura della carrozzeria di un’auto e metti il termometro in un punto in cui fino a tre secondi prima c’è stata una borsa di ghiaccio.

Una presa in giro, consumata sulla pelle dei casertani che ormai hanno svenduto la propria dignità collettiva, consegnando a una casta di (s)governanti anche il destino della propria salute.