CASERTA. Sabato le associazioni ambientaliste danno appuntamento alla città per la valorizzazione delle Casermette e dei galoppatoi di viale Carlo III

12 Marzo 2025 - 17:41

Caserta (p.m.) – I movimenti ambientalisti e per il verde cittadino non demordono dalla loro azione a tutela delle risorse naturali del capoluogo – le poche scampate alla cementificazione, in verità –  nonostante trovino davanti a loro un’amministrazione comunale completamente lontana anzi sorda ai loro appelli.

Per niente scoraggiati dal disinteresse sostanziale che hanno il sindaco e gli assessori preposti nei loro riguardi, seguono con puntualità tutte le problematiche che si pongono per la manutenzione e la conservazione del patrimonio arboreo casertano e quelle in conseguenza di un consumo del suolo che non conosce arretramenti.

Sono, questi militanti della natura, da ammirare e da apprezzare perché, oltre che dedicarsi del tutto volontariamente e senza interessi personali a questa loro vera e propria missione, a cui dedicano impegno e tempo libero, impediscono all’amministrazione comunale  di fare disastri per incompetenza, approssimazione  ed interessi opachi, oltre a quelli che già fanno.

Per fortuna della città, sono la spina nel fianco degli uffici comunali che sarebbero tenuti a gestire le questioni ambientali in senso ampio e che invece dimostrano carenza di azione, visione angusta e sottovalutazione delle cose.

E questa la ragione per la quale ospitiamo con una certa regolarità le loro tante ed importanti iniziative associative, dai sit-in presso la sede municipale agli interventi di pulizia straordinaria nei fondi e nei terreni urbani dove vengono sversati rifiuti e scarti di tutti i tipi.

UNA VEDUTA AEREA DELLE CASERMETTE DI VIALE CARLO III

Per questa loro scrupolosità seguono le potature di alberi grandi e meno grandi di filari stradali e delle aree vegetative di quartiere, denunciando la tecnica della capitozzatura adottata dalle ditte affidatarie del relativo servizio in quanto ritenuta scorretta quando non vietata dalla scieza botanica. Sorvegliano i lavori di ristrutturazione dei parchi pubblici e dei giardini privati quando essi finiscono per cementificarli. Avanzano proposte di intervento sempre tecnicamente fondate militando, nelle proprie file, anche specialisti di agraria e di arboricoltura. Stanno seguendo ciò che avverrà nel buco della 167 al Parco degli Aranci, a Tuoro, all’oasi del rione Volturno, dove sono in progetto interventi edilizi che potrebbero snaturare i luoghi.

Eppure, con tutto questo, il sindaco Marino si è finora rifiutato – incomprensibilmente, ma forse neanche lui sa perché, salvo a non volere pensare che non tolleri o tema ingerenze –  di dare vita ad una indispensabile “Consulta del Verde”, aperta anche ai contributi di questi attivisti, che pure da tempo ne chiedono motivatamente, ma inascoltati, l’istituzione.

UNA IMMAGINE RIFERITA ALLE PRECEDENTI OPERAZIONI DI PULIZIA DEI GALOPPATORI DA PARTE DEGLI AMBIENTALISTI CASERTANI

Oggi diamo spazio a queste associazioni per segnalare che sabato prossimo, 15 marzo, alle ore 10, presso le casermette di viale Carlo III, ad  angolo con San Nicola la Strada, effettueranno la pulizia dimostrativa dei galoppatoi e quindi una visita ricognitiva all’interno del ex complesso militare alleato della seconda guerra mondiale, oggi in stato di abbandono e pervenuto da qualche tempo al patrimonio del comune di Caserta.

L’iniziativa – come spiegano i promotori dell’iniziativa – è preparatoria alla ricorrenza della ‘Resa di Caserta’. Quella che si ebbe presso la Reggia di Caserta, il 29 aprile 1945, alla presenza di ufficiali delegati inglesi, americani, tedeschi e di un osservatore russo, con la quale fu firmato l’Atto che sancì la fine della Seconda Guerra Mondiale, intitolato “Strumento di resa locale delle forze tedesche e delle altre forze poste sotto il comando o il controllo del Comando Tedesco Sud-ovest”.

Anche per quest’area, ricca di vegetazione, gli ambientalisti  propendono per la valorizzazione del verde e della parte boschiva, rispetto all’ennesimo progetto di cui si parla a palazzo Castropignano della realizzazione di altre strutture ancora.

LA LOCANDINA DELL’APPUNTAMENTO DI SABATO