CASERTA. Successo per Pizza all’Opera del Rotary club

9 Maggio 2023 - 16:36

Ieri la serata al palazzo Paternò.

CASERTA (pm) Ieri, nello storico ed ammirevole palazzo Paternò alla via San Carlo, ennesimo successo per la serata di beneficenza “Pizza all’Opera”, promossa dal Rotary Club di Caserta.

Come abbiamo accennato nell’annunciare l’iniziativa venerdì scorso (qui l’articolo dedicato), si tratta di una manifestazione dalla formula collaudatissima, ultradecennale, ideata non a caso dal Maestro casertano Filippo Morace, cantante lirico affermato internazionalmente, intesa ad avvicinare soprattutto i giovani al melodramma italiano in un clima di convivialità.  L’evento ha visto esibirsi, nelle romanze e nelle aree del repertorio operistico tradizionale, un gruppo di promettenti allievi studiosi di canto classico, scelti appositamente, soprattutto a scopo didattico per i presenti, con un diverso grado di formazione e per differente registro vocale, avuto riguardo al fatto che le voci liriche – come ha avuto a precisare il Maestro stesso – si distinguono, quelle maschili, in Basso, Baritono e Tenore, mentre le voci femminili in Contralto, Mezzosoprano, Soprano.

Nelle foto che seguono gli allievi esibitisi nel recital della serata. In ultimo il Maestro Morace e la pianista Maestro Tetyana Sapeshko

L’occasione è stata fin troppo propizia per non intervistare il Maestro
Morace
, per raccogliere il suo autorevole e prezioso parere, oltre che sulla serata, sulla condizione della musica nel capoluogo e sulle possibili iniziative per diffonderla sempre di più, in quanto cruciale fattore di crescita personale, civile e sociale.

Questo è quello che ci ha detto l’artista casertano, che ringraziamo per la sua disponibilità e sensibilità.

CasertaCe.net: Maestro Morace, Lei, accanto alla sua attività artistica, quest’anno ricopre la carica di presidente del Rotary Club di Caserta. Com’è nata l’iniziativa di questa sera e con quale scopo ?”.  Maestro Morace: “Ho inventato “Pizza all’Opera” circa undici anni fa dall’esigenza di far conoscere l’opera lirica ai giovani di tutte le età (dai cinque ai novantacinque anni), spiegandola in maniera semplice e giocosa, facendo ascoltare agli spettatori le parti salienti dei titoli di volta in volta rappresentati (quando possibile ci rechiamo in teatro ad assistere alle rappresentazioni che ho preventivamente spiegato). Ho preso spunto dal fatto che in platea al San Carlo storicamente si mangiasse (Il Re invitava spesso il popolo a mangiare in teatro perché in platea non c’erano sedie). In questo modo aiuto i giovani a comprendere l’opera mentre mangiano dei tranci di pizza e gli artisti del territorio ad esibirsi accumulando preziosa esperienza che altrimenti non riuscirebbero a fare nella nostra regione. I protagonisti di stasera, accompagnati al pianoforte dal M° Tetyana Sapeshko, sono giovani talenti con differente grado di studio ma che necessitano, in uno scambio osmotico con il pubblico, di ricevere e donare energia ed emozioni. Spazieranno dal ‘700 al ‘900 alternandosi in alcune delle arie più impervie e funamboliche del repertorio operistico e di musical internazionale.

CasertaCe.net: “Maestro, Lei vanta una prestigiosa carriera con esibizioni nei maggiori teatri d’opera. Come si è avvicinato al “bel canto” e qual è stato il suo percorso formativo, considerando che Caserta, come lei sa in quanto casertano, non ha una tradizione o una scuola propria di lirica?”  Maestro Morace: “Ho al mio attivo circa 115 titoli d’Opera rappresentati in tutto il mondo, due mondovisioni, centinaia di dirette Rai e Radio Rai compresa l’ultima di pochi giorni fa alla Scala ma in realtà è cominciato tutto per gioco, cantando nella Polifonica Casertana e recitando nei musical che si organizzavano nel Gruppo Giovani dell’Istituto Salesiano coordinato dal preside Don Nicola Pecoraro, ancora oggi cardine della Casa di Don Bosco.

La mia grande fortuna è stata nascere in una famiglia nella quale musica ed arte erano parte integrante della nostra quotidianità. Nonostante non fossero musicisti i miei genitori (mio padre Gaetano ingegnere e mia madre Laura professoressa di matematica), ai quali devo tutto, mi hanno sempre sostenuto nello studio ma anche dandomi la possibilità di assistere a concerti ed opere a Caserta e Napoli e al San Carlo. Ricordo gli splendidi concerti organizzati al Teatro di Corte nella Reggia di Caserta, oggi non più fruibile dopo secoli di attività.”

CasertaCe.net: “Come tutti gli studi musicali, anche quelli di educazione della voce al canto lirico sono lunghi e severi. Le giovani generazioni, che sembra abbiano perso l’abitudine all’impegno in genere, sono pronte a prendere il testimone della tradizione operistica italiana, la quale pare esercitare maggior fascino nei paesi stranieri?” Maestro Morace: “Assolutamente sì. I nostri giovani sono talentuosi e motivati. L’impegno che profondono è grande e il sacrificio e la dedizione gli consentono di essere ai vertici nei teatri di tutto il mondo. Purtroppo, l’Italia non investe, se non in maniera marginale ed assolutamente insufficiente, nella cultura e nell’arte.”

CasertaCe.net:” Da più parti e da tempo, in città si invoca l’istituzione di un conservatorio. Qual è il suo parere. Non si rischia, come è accaduto con il moltiplicarsi delle sedi universitarie, di depauperare l’insegnamento di validità e del valore tecnico?”  Maestro Morace: “Purtroppo centinaia di giovani casertani sono costretti a studiare fuori città e spesso fuori regione perché Caserta, oltre a non offrire teatri e strutture concertistiche(avrebbe entrambi ma sono bloccate dalla burocrazia) non ha una sede del Conservatorio che oggi, ricordo, è equiparato all’università. Per quanto riguarda il moltiplicarsi delle sedi rispondo ricordando a me stesso che, quando Napoli era capitale culturale e musicale d’Europa, e quindi del mondo, aveva numerosi Conservatori e ciò creava una sana competizione che rendeva particolarmente vivace l’attività musicale e culturale in città. Bisogna selezionare sempre più docenti di alto profilo perfezionando il metodo di reclutamento. È inoltre necessario aprirsi a scambi culturali internazionali senza rinunciare però alle nostre origini.”

CasertaCe.net: “La cultura musicale del Paese, rispetto ad altre nazioni europee, lascia forse a desiderare. Come, a suo giudizio di interprete e di docente, si possono avvicinare i giovani alle arti del canto e della musica, considerate non a caso sublimi. La scuola è certamente carente in tale compito formativo, mentre il resto dell’insegnamento è pressoché appannaggio dei privati, non accessibile a tutti. Bisogna rassegnarsi allo stato di fatto? Maestro Morace: “La scuola è gravemente carente perché alla cultura musicale sono dedicate pochissime ore rispetto alle scuole europee . I nostri docenti sono molto preparati e fanno miracoli ma la programmazione scolastica ministeriale riserva alla musica pochissime ore settimanali. Dovremmo modificare i programmi a partire dalle scuole materne fino alle superiori dove ad oggi la musica non si fa per niente.”

CasertaCe.net: “E che cosa suggerisce per i giovani di Caserta, che hanno perso anche l’ultima sala cinematografica. Il Rotary casertano potrebbe, grazie alla sua presidenza, coinvolgere gli studenti delle classi elementari e medie in un programma di alfabetizzazione musicale, da sviluppare con l’apporto degli insegnati di musica e dei direttori didattici?”    Maestro Morace: “La lezione-concerto di stasera è la dimostrazione di come il Rotary oggi coinvolga classi elementari, medie e superiori nei propri progetti e di quanto il nostro sodalizio sia indispensabile nell’alfabetizzazione anche musicale, creando connessioni tra mondo della scuola, mondo dell’arte e mondo del lavoro. Abbiamo in essere numerosi progetti con storiche istituzioni scolastiche casertane e siamo impegnati nella preservazione e recupero anche architettonico del territorio. La cooperazione con le scuole è indispensabile come la sinergia con gli amministratori casertani. Il nostro dovere è quello di suggerire e favorire connessioni tra gli enti locali e le istituzioni affinché le annose questioni relative alle carenze strutturali vengano risolte per il bene dei nostri giovani che sono il futuro ma anche e soprattutto il presente della nostra società. Il Rotary Club Caserta Reggia, che ho l’onore di presiedere, ha come progetto cardine lo sviluppo culturale, artistico e sportivo per i giovani del territorio come dimostra il programma da noi svolto quest’anno(Architettura e sviluppo del territorio, Letteratura, Tragedia greca, Teatro con i carcerati, Competizioni internazionali culturali, Ingegneria Aerospaziale, Manifestazioni sportive internazionali, Competizioni cinofile mondiali, manifestazioni musicali e preparazione all’ascolto di opere, Salute, Prevenzione…) . Ai nostri ragazzi suggerisco di non indugiare sulla forma, ma di mirare ai contenuti, esattamente come stanno facendo i giovani talenti che si sono esibiti questa sera. I mezzi a loro disposizione per studiare sono tantissimi. L’utilizzo consapevolmente coscienzioso del web è una straordinaria risorsa, fonte inesauribile di conoscenza a portata di mano, anzi di dito. Agli amministratori chiedo di fare presto a trovare soluzioni ai problemi della nostra Provincia ma ai ragazzi dico che l’assenza di una sala cinematografica, di un teatro o di una sala da concerto non devono e non possono fermare la loro sete di sapere. In chi fa arte arde il fuoco sacro della conoscenza che non potrà mai essere spento dall’ignoranza che lo circonda. ”

Il programma della serata con i cantanti ed i brani eseguiti