CASERTA. Per Carlo Marino, Franco Biondi e la Ecocar è arrivato “il tempo…delle more”. Il contratto – monnezza scade tra 8 giorni e il Comune…

7 Marzo 2022 - 13:39

CASERTA – È stata preparatoa la tavola, è stata imbandita affinché Ecocar possa ricevere l’ennesima proroga della sua storia societaria relativamente al contratto per la raccolta dei rifiuti della città di Caserta.

La proroga, per semplificare il concetto ai meno esperti, è quello strumento per cui, nonostante un rapporto tra le due parti sia arrivato al suo termine, viene allungato nell’attesa della stipula di un nuovo contratto. Tecnicamente, come è stato scritto decine e decine di volte nei documenti firmati (quasi) sempre dal dirigente Franco Biondi in questi sette anni, si definisce il contratto prorogato “nelle more dell’aggiudicazione…“.

Perché parliamo di tavola già imbandita? Perché la gara di 6 mesi+6 mesi vinta dalla Ecocar alla fine del 2020 è arrivata alla sua morte naturale. Il 15 marzo, infatti, tecnicamente si dovrebbe interrompere il rapporto tra la ditta dei rifiuti e il comune di Caserta.

Se non vivessimo a Caserta, bensì in un luogo dove l’amministrazione comunale cerca di curare realmente gli interessi la cittadinanza, la gara per i rifiuti, necessaria per sostituire un rapporto che va a chiudersi il 15 marzo duemilaics, sarebbe già attivata nei primi giorni dell’anno duemilaics. Ma visto che non abitiamo in questi luoghi, attualmente della nuova gara di rifiuti non c’è nulla,

eccezion fatta per l’affidamento all’Asmel, tecnicamente parlando si parla di un attivazione di servizi, per il supporto al responsabile unico del procedimento, che per questa gara sarà il dirigente dell’area Rifiuti, Franco Biondi.

In pratica, il bando non esiste, il capitolato nemmeno, la gara non è stata attivata mentre il contratto di Ecocar scade.

Cosa succederà allora? “Nelle more” dell’attivazione del nuovo contratto, “nelle more” del procedimento amministrativo che porterà al nuovo operatore della raccolta rifiuti di Caserta, Carlo Marino e Franco Biondi continueranno a dare proroga a quelli di Ecocar dell’importo di quasi 1 milione di euro al mese.

In considerazione della quantità infinite di proroghe che Ecocar ha ricevuto dalla fine del contratto stipulato tra il consorzio Ecocar (che non è Ecocar) e il comune di Caserta dal 2017 alla gara di un anno, poi vinta dalla stessa impresa nel 2020 ed entrata in funzione dal marzo 2021, possiamo definire quello tra l’amministrazione di Carlo Marino e la società dei Deodati, supportati sempre dall’immancabile Sirio Vallarelli, come un rapporto al gusto di frutti di bosco.

Qualcuno potrà affermare che la proroga è una prassi che avviene in ogni città. Avviene, sì, spesso anche, ma qui stiamo scrivendo di un’altra cosa. Parliamo, infatti, della gestione dei rifiuti a Caserta. La Ecocar si sta aggiudicando proroghe, ad eccezione del contratto firmato per l’anno 2021, praticamente dal 2017. E se non bastasse il fatto che per 4 anni la società dei Deodati ha ricevuto affidamenti diretti figli di un rapporto spirato, una procedura criticatissima dall’autorità nazionale anticorruzione, ne ha beneficiato grazie ad un contratto che la Ecocar non si è vista mai aggiudicare.

Infatti, come già abbiamo raccontato unicamente noi CasertaCe in diversi articoli, il più importante potete leggerlo cliccando qui

, la gestione del servizio dei rifiuti affidata nel 2012 per 5 anni durante i primi vagiti dell’amministrazione di Pio Del Gaudio era finita nelle mani del Consorzio Ecocar, un insieme di aziende di cui faceva parte Ecocar. Un insieme di aziende, un consorzio che aveva e ha (se ancora in vita) una partita IVA diversa da Ecocar. Due soggetti differenti uniti da una determina del dirigente Biondi.

Una roba del genere in Italia non si è mai vista. Come non si è mai visto il fatto che per una roba del genere appena citata l’autorità inquirente non abbia mosso un dito, non è arrivata mai nessuna azione di controllo su questa mattana amministrativa compiuta nell’ufficio tecnico del comune di Caserta.

Vedremo se e soprattutto quando verrà bandita nuova gara e se questa seguirà l’iter del 2020, quando si presentò una sola azienda per portarsi a casa l’appalto verde: cioè la Ecocar. Vedremo, poi, se anche questa volta l’azienda dei Deodati si aggiudicherà il servizio della raccolta dei rifiuti nel comune capoluogo con un ribasso proposto sulla base d’asta al limite del ridicolo. Alla fine del 2020 fu lo 0,21%, chissà questa volta.