CASERTA. Volano coltelli e minacce di morte in famiglia: a processo 47enne
25 Gennaio 2025 - 11:54
CASERTA – Un conflitto familiare tra due persone residenti a Caserta, aveva portato ad una richiesta di archiviazione da parte del pubblico ministero del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
A fare opposizione alla chiusura processuale della vicenda è stata l’avvocato casertana Alessandra Carofano, legale del denunciante, che ha chiesto e ottenuto l’imputazione nei confronti di G.A., 47enne.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’incidente si è verificato dopo una discussione tra il G.A. e G.S., che avrebbe scatenato una serie di minacce.
Durante l’alterco, G.A. avrebbe aggredito verbalmente il G.S. e, brandendo un coltello da cucina, lo avrebbe minacciato di morte. La lama, di circa 15-20 cm è stata consegnata da G.A all’altro uomo, invitato a compiere l’atto di violenza. Fortunatamente, G.S. non avrebbe reagito, limitandosi a riporre il coltello nel lavello e a informare il padre dell’accaduto.
Gli sviluppi successivi hanno visto l’indagato inviare un messaggio vocale ingiurioso nei confronti di G.S. e di suo padre, G.G..
Questo comportamento ha determinato un’ulteriore escalation di minacce, tanto che il Questore di Caserta ha emesso un “Ammonimento” nei confronti di Giuliano, con l’indicazione di intraprendere un percorso di recupero presso una struttura della zona.
L’analisi delle testimonianze raccolte dai familiari, che hanno confermato la versione dei fatti, ha spinto il giudice a non accogliere la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero. Secondo il giudice, le prove emerse sono sufficienti a sostenere l’accusa di minacce gravi, che punisce il reato di minaccia con l’aggravante dell’uso di armi.
Tuttavia, per quanto riguarda l’accusa di lesioni personali, il giudice ha ritenuto di disporre l’archiviazione, in quanto non è stato riscontrato l’evento del reato, ovvero danni fisici al denunciante.