CASERTANA. Al momento è impossibile l’iscrizione al campionato di Serie C. La posizione rigida di Ciuffarella sulla questione stadio rischia di far crollare tutto

28 Maggio 2025 - 11:36

In queste ore si attende il comunicato del presidente D’Agostino. Ecco, invece, il punto di vista del Consorzio Conpat

CASERTA (g.g.) – Stavolta la situazione è realmente seria. Altrimenti, questo giornale, che non segue in maniera assidua le sorti della Casertana non avrebbe scritto questo articolo.

La FIGC ha reso ancora più stringenti termini e requisiti per l’iscrizione alla Serie C, dopo i disastri, soprattutto nel girone meridionale, del fallimento di Taranto e Turris, i quali hanno falsato l’andamento del torneo.

Per cui, il 6 giugno dev’essere tutto pronto per è il giorno, molto anticipato rispetto al passato, in cui scadrà il termine per l’iscrizione alla terza serie.

Ricapitalizzazione, solida fideiussione. Insomma, qui c’è 1.5

milioni di euro da mettere sul tavolo. E francamente il presidente Giuseppe D’Agostino, da noi in passato criticato e non poco, ma che, bisogna dirlo, nelle ultime stagioni è stato l’unico a tenere Caserta nel calcio professionistico, visto che nessun altro si è mosso per rilevare la società, potrebbe mollare la presa.

Lui è pronto a fare il suo, ma non ce la fa. E non si può pretendere da questa persona di farsi carico di esborsi così pesanti. Si pensava che l’operazione del nuovo stadio potesse aiutare quest’anno per un’iscrizione tranquilla e un buon campionato.

Però le cose si sono complicate, perché il costruttore ciociaro Antonio Ciuffarella, che alla città si era presentato come una specie di grande Mecenate, titolare di strategie vincenti per portare la Casertana in Serie B in tempi rapidi, sta mettendo seriamente in difficoltà il meccanismo costruito nei mesi scorsi.

Ma andiamo per ordine. Il Consorzio Conpat ha detto chiaro e tondo di essere pronto a costruire lo stadio. Ma ha spiegato pure che considera quest’operazione un affare immobiliare. Quando i lavori, di cui a due, tre, quattro anni, la Casertana ne avrà un beneficio, in quanto titolare del 19% delle quote della società Caserta Stadium.

Si era ipotizzato, quindi, un subentro di Conpat sempre nella Caserta Stadium, attraverso l’acquisizione del 66%, ora nelle mani di Ciuffarella. Questi avrebbe favorito il sostegno a D’Agostino, accettando di riprendersi il milione e duecento mila euro che gli toccano in maniera graduale, lasciando a disposizione della Casertana una quota di 4-500 mila euro, frutto del versamento che Conpat avrebbe fatto a Ciuffarella per rilevare la sua quota di maggioranza.

Ma siccome il ciociaro dice di vivere un momento complicato, vuole tutti i soldi e subito. Ciò provocherebbe che D’Agostino, ancora una volta, dovrebbe provvedere solo con il suo portafogli, con la speranza da qui a qualche anno di avere dei vantaggi dall’operazione stadio.

E francamente il presidente non ce la fa. E davvero il 6 giugno la Casertana non si iscriverà al campionato di Serie C se la posizione dovrebbe restare questa. Inoltre, con la cancellazione dai campionati professionistici della società, anche la questione stadio si bloccherebbe e ci sarebbe il crollo di tutto.

Da qui a qualche ora, si attende il comunicato di D’Agostino e della società, utile a spiegare tutto. Ma questo comportamento di Ciuffarella sembra incomprensibile.