Ciclismo Giovanile, la Campania trionfa alla fase nazionale di Bicimparo Kinder 2025

21 Giugno 2025 - 16:11

Il presidente della FCI Campania Perna esulta: «Un risultato figlio di una filosofia nuova, che mette al centro i giovani e il divertimento»

NAPOLI / CASERTA (Pietro De Biasio) – Una vittoria che vale doppio. Per il risultato, certo, ma anche per il significato profondo che porta con sé. La Campania ha vinto la fase nazionale del progetto «Bicimparo Kinder» che si è svolta a Viareggio, confermandosi una delle regioni più virtuose nel ciclismo giovanile.

A trascinare il movimento sul podio più alto sono stati quattro piccoli-grandi campioni: Michel Fiorillo (Team Cesaro), Giuseppe Scarfato (Team Giuseppe Bike), Adriano Ruggiero (Amici Superski) e Pasquale Sannino (Team Cesaro). Ma dietro di loro, come sempre, c’è il lavoro instancabile di una rete di tecnici e società che hanno saputo guardare avanti. Il presidente del comitato regionale della Federazione Ciclistica Italiana Campania Umberto Perna non nasconde l’emozione e la soddisfazione per il traguardo raggiunto.

E lo fa con parole che suonano come un manifesto: «Una bella soddisfazione per tutto il movimento giovanile campano! Mi permetto di sottolineare, da ex tecnico, che questo risultato è il frutto di una nuova filosofia che in regione abbiamo da anni: lavorare sulle abilità tecniche dei ragazzi anziché puntare esclusivamente sulle capacità fisiche». Un cambio di paradigma che ha rivoluzionato l’approccio all’insegnamento del ciclismo nelle fasce più giovani.

Non più carichi, tabelle e ritmi da professionisti in miniatura, ma giochi, tecnica, equilibrio, agilità. Insomma: crescita vera e divertimento. Accanto ai giovanissimi atleti, meritano un plauso i tecnici che hanno saputo accompagnarli nel percorso formativo: Emilio De Martino, Aurelio Cesaro, Giovanni Scarfato. A loro il merito di aver creduto in un lavoro quotidiano, paziente e costante. «Un grazie ai nostri tecnici di società, ha aggiunto il presidente, che sempre più dedicano attenzione allo sviluppo delle abilità tecniche piuttosto che alla resistenza.

È un lavoro che prosegue tutto l’anno, che diverte i ragazzi e li tiene lontani da allenamenti noiosi o dannosi per la loro età. Ed è anche quello che evita abbandoni precoci dal nostro sport».

Complimenti ai nostri campioncini, ai loro team e a chi ogni giorno lavora nell’ombra per farli crescere con passione, senza bruciare le tappe.