Condannato a 15 anni per estorsione ad un caseificio, la Cassazione ha deciso sul ricorso di Tommaso Vitolo
16 Dicembre 2018 - 09:48

CASTEL VOLTURNO – Come per ogni sentenza, l’ultima speranza per ricevere una revisione della decisione dei giudici nei primi due gradi di giudizio, in questo caso uno sconto di pena, è alla Cassazione. Ed è a questa corte che si è rivolto Tommaso Vitolo.
Sessantenne e ritenuto legato al gruppo camorristico facente capo al killer dei Casalesi Giuseppe Setola, è stato condannato per un estorsione ai danni di un caseificio, uno dei tanti della zona, venendo condannato a 15 anni e 6 mesi di reclusione.
La Cassazione ha ritenuto adeguata la pena rispetto al valore del reato e ha quindi confermato la condanna all’esponente del clan camorristico.