COMUNE CASERTA. “Poca trasparenza dell’amministrazione”. E il sindacato CSA non firma il contratto integrativo

18 Gennaio 2023 - 17:07

CASERTA (c.s.) – Conclusasi, con la riunione del 30 dicembre u.s. di Delegazione Trattante per il Personale di Comparto Area non dirigente, la fase degli incontri tra la Parte Pubblica e la Parte Sindacale, di trattativa per l’approvazione, al Comune di Caserta, del Contratto Decentrato Integrativo di parte economica per l’anno 2022; ma non tutti i soggetti sindacali, a quanto sembra, hanno aderito all’invito dell’Ente Comune.

Infatti l’Organizzazione Sindacale Territoriale CSA, rappresentata a livello Territoriale dal Segretario Provinciale Giuseppe de Lucia, e nella trattativa aziendale dal dirigente sindacale Vincenzo Russo, ha ritenuto, nell’interesse dei lavoratori e della Città, non firmare il Contratto Decentrato Integrativo di parte economica, relativo all’anno 2022.
Le cause di tale scelta, cioè di non firmare il Contratto Decentrato Integrativo 2022, sembrano dovute sia alla mancanza di trasparenza dell’iter procedurale adottato dall’Ente che, a dire della sigla sindacale CSA, è iniziata solo a fine anno (il 5 dicembre 2022) quando la quasi totalità delle risorse del fondo aziendale, materia di contrattazione, già erano state spese dall’Ente e sia per palese irregolarità amministrativa / contabile nella costituzione del Fondo Aziendale 2022, con ammanchi di somme cospicue, si parla oltre 850,000 mila euro, derivanti dalle economie di risorse non spese nel 2021, del Fondo aziendale per la produttività collettiva ed individuale, che sembrano sparite nel nulla.

A ciò aggiunge, cosa grave, ancora il sindacato, che con nota pec del 13 dicembre 2022, l’Organizzazione Sindacale CSA, trasmetteva all’Ente denuncia di irregolarità amministrativa, con relativa allegata documentazione, nell’attribuzione, con disposizioni dirigenziali, di compensi con ipotesi di illecito arricchimento, a personale sine titulo, derivanti da incarichi tecnici, quali direzione lavori di opere pubbliche importanti, di responsabilità di procedimento, a dipendenti in servizio inquadrati in categoria B in pianta organica con profilo professionale amministrativo.

Il tutto con danno economico alla collettività per omesso controllo qualificato sulle opere appaltate, e danno economico e professionale nei confronti quei dipendenti aventi i requisiti di legge, inquadrati in pianta organica come funzionari con profilo specifico di tecnici, ma non utilizzati per questi incarichi, anzi esclusi da ogni attività lavorativa o utilizzati e limitati a compiti marginali. A questo punto, in caso di mancata revoca da parte dell’Amministrazione Comunale, di tutti gli atti amministrativi prodotti contra legem, non esclude di rivolgersi alle Autorità competenti.