CONCERTO DI LIGABUE. Prezzi folli per gli alberghi, ma non tutti lo fanno. La replica del titolare di un B&B

4 Settembre 2025 - 10:58

“Ho fatto un prezzo di 60 euro lordi” ci ha raccontato in una testimonianza che riportiamo integralmente

CASERTA – In risposta al nostro recente articolo (CLICCA QUI) in cui abbiamo riportato i dati comparativi di una giovane casertana che vive all’estero — Claudia — sui prezzi spropositati degli alloggi a Caserta in vista del concerto di Ligabue di sabato prossimo, ci è giunta la replica di un operatore del settore.

Raffaele, gestore di un B&B locale, ha voluto condividere pubblicamente la sua esperienza diretta per sottolineare che non tutti i titolari di strutture ricettive hanno approfittato dell’occasione per alzare i prezzi. Il suo messaggio è chiaro:

“Per questa notizia è brutto fare un discorso generalizzato. Ci sono anche B&B onesti come il mio e questa ne è la prova: quanto ha pagato un nostro cliente per la notte dopo il concerto?

E questo è l’importo lordo: 60,30 €, quindi al netto sarà all’incirca 33 €, senza spese di pulizia, quindi il netto reale sarà sui 20 €.

La testimonianza è concreta e merita di essere riportata. È giusto dare spazio anche a chi, come Raffaele, ha scelto di mantenere prezzi contenuti e coerenti con quelli abituali, dimostrando che esistono realtà ricettive che operano in modo trasparente e corretto anche in momenti di forte domanda.

Tuttavia, va anche ribadito un fatto: secondo le verifiche svolte dalla redazione e dalle testimonianze ricevute da diversi utenti, i prezzi medi degli alloggi a Caserta per il weekend del concerto sono effettivamente triplicati rispetto al normale. Lo si evince dalle piattaforme di prenotazione online, dove stanze solitamente disponibili a 120/130 euro vengono ora proposte anche a oltre 350/400 euro a notte.

Questo non significa che tutte le strutture abbiano adottato lo stesso comportamento, ma che il fenomeno è diffuso e percepito come problematico da parte di cittadini e visitatori.

Come già evidenziato nel nostro primo articolo, la normativa regionale consente ai gestori ampio margine di discrezionalità nella definizione delle tariffe, purché comunichino annualmente alla Regione Campania i limiti minimi e massimi applicabili. Non ci sono vincoli sui rincari temporanei, e l’unico vero controllo possibile — in casi estremi — può essere avviato dalla polizia annonaria del Comune, se vi siano sospetti di violazioni o mancata trasparenza.

In conclusione, ringraziamo chi come Raffaele ha voluto dare un segnale positivo, ma confermiamo che l’impennata generalizzata dei prezzi in città è un dato reale. La differenza, come sempre, la fanno le scelte dei singoli.