CONCORSI “TRUCCATI”. Il comandante dei vigili urbani Pierluigi Casale indagato per falso ideologico e rivelazione di segreto d’ufficio insieme alla ex compagna. Ma lui smentisce. LA NOTA

18 Novembre 2024 - 16:55

P/Proseguono le disavventure giudiziarie dell’ex guida dei caschi bianchi di Cellole

CELLOLE – La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere sta indagando sui concorsi banditi dal comune di Cellole per l’assunzione di agenti di polizia municipale.

Pierluigi Casale, comandante della Polizia Municipale di Cellole, e la sua compagna Dalma Migliorati, ex fidanzata di Casale e vincitrice di uno dei concorsi, sono indagati di aver concorso in insieme all’alterazione delle procedure per il concorso bandito per la posizione da vigile urbano.

Le ipotesi di reato falsità ideologica in atti pubblici, con l’aggravante per Casale di aver commesso il reato nell’esercizio delle sue funzioni, e rivelazione di segreto d’ufficio.

Non è dato sapere per il momento come Casale sia venuto a conoscenza del suo status di indagato, iscrizione nel registro delle notizie di reato che il capo dei caschi bianchi ha smentito.

Ricordiamo che di un’indagine a proprio carico, solitamente, si viene a sapere attraverso la notifica di un mandato di comparizione per essere interrogato, accompagnato dal suo avvocato, dal magistrato inquirente o da suoi delegati della polizia giudiziaria, oppure con la notifica la richiesta di proroga delle indagini preliminari formulata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere a un gip e sulla quale l’indagato può opporsi dalla citata notifico. O se, invece, è stata notificata la chiusura delle indagini preliminari, ai sensi dell’articolo 415 bis del codice di procedura penale che consente, entro 20 giorni dalla ricezione dell’atto, all’indagato di essere ascoltato o presentare memorie difensive.

In calce all’articolo la nota di Pierluigi Casale, ora anche dirigente comunale sempre in quel di Cellole, che smentisce la notizia:

In relazione all’articolo apparso in data odierna, ritengo opportuno precisare che ad oggi non vi è stata alcuna notifica dell’avviso di conclusione delle indagini ex art 415 cpp, unico atto questo che certifica l’esistenza di un procedimento penale  a carico di un dato soggetto. Nel caso di specie, nessuna notifica risulta eseguita, rendendo, pertanto, ambiguo oltre che capzioso l’articolo di giornale in questione che indica in maniera erronea quale indagato – prima del tempo – una persona, il sottoscritto,attualmente avulso da tale vicenda. Ritenendo, quindi, brutale e pericoloso tale comportamento e tale giornalismo, mi riservo di adire la competente A.G. per la tutela dei miei diritti ed interessi nel caso in cui non venga cancellata o rettificata.