Condannato restauratore. Si era impossessato dei locali di un Generale dell’Esercito e della sorella
19 Settembre 2019 - 15:50
CAIAZZO – (G.V.) Ha dato ragione ai denuncianti la quarta sezione penale della Corte di Appello di Napoli che ieri ha confermato la sentenza di condanna emessa dal Giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la dott. ssa Elvira Graziano, nei confronto di un artigiano di Caiazzo per esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Si tratta di Domenico Lostritto, di cinquantacinque anni, difeso dall’avvocato Roberto Sgueglia. La persona offesa, un alto generale delle Forze Armate, il Generale Stefano Rega, attuale Capo del Corpo di Commissariato dell’Esercito, in servizio a Roma e sua sorella erano rappresentati e difesi dall’avv. Raffaele Gaetano Crisileo per la costituzione di parte civile e si sono visti riconosciute le loro ragioni. I fatti risalgono a circa quattro anni fa quando Lostritto si è appropriato senza titolo di due locali terranei di proprietà delle persone offese che all’improvviso si sono viste cambiare le serrature dei beni di loro proprietà, senza motivo, pur detenendo i titoli di proprietà. Di qui, prima un’azione civile che li ha visti riconoscere il legittimo possesso dei loro beni e poi l’inizio del procedimento penale a carico del restauratore caiatino.