CASERTA. Il bretellone dai passaggi a livello in zona Acquaviva fino a San Clemente riscalda il consiglio comunale. Apperti chiederà il voto su una mozione
29 Giugno 2018 - 19:04
CASERTA (luigi vincenzo repola) – Il prossimo 2 luglio, su convocazione del presidente Michele De Florio, si terrà la seduta del consiglio comunale del capoluogo. Sono diversi i punti all’ordine del giorno in programma, con l’integrazione di oggi (29 giugno) si aggiunge all’ordine del giorno anche la proposta di approvazione del programma triennale dei lavori pubblici 2018 -2020.
Proprio sul tema dei lavori pubblici e della trasformazione del territorio casertano si basa la mozione di revoca della delibera di Giunta Comunale 119/2018, su proposta del consigliere d’opposizione Francesco Apperti.
Nella delibera contestata veniva approvato il programma di riqualificazione dell’area interessata alla dismissione della linea ferroviaria in direzione Benevento che dai passaggi a livello di via Ferrarecce arriva a San Clemente. Il preliminare di Piano Urbanistico Comunale, approvato dalla giunta Marino il 14 marzo 2017 prevedeva che l’area dismessa rimanesse pedonale e ciclabile con navette di trasporto pubblico. Con il nuovo progetto, approvato nella delibera di giunta 119/2018, invece, la destinazione si trasforma in una strada carrabile di 2,4 km di lunghezza.
Secondo il leader di Speranza per Caserta che l’ha fatto già notare giorni fa in un comunicato, l’organismo, cioè la giunta comunale, avrebbe prodotto in contrasto tra loro. La revoca, proposta da Apperti, basa la sua legittimità proprio sul preliminare del Puc, atto vincolante ai fini del Piano urbanistico finale e approvato nel 2017. Preliminare che sarebbe stato strappato dalla delibera della discordia a firma dell’assessore ai Lavori Pubblici Franco De Michele e del dirigente comunale Francesco Biondi.
Ed è proprio la firma apposta in calce alla delibera 119 che provoca ulteriori discussioni. Sicuramente in consiglio comunale, Francesco Apperti e Norma Naim ribadiranno la loro posizione di forte critica anche in relazione alla struttura tecnico-amministrativa della delibera, non corredata dalla firma dell’allora assessore all’Urbanistica Stefania Caiazzo che poi, com’è noto ai nostri lettori, si è dimessa per motivi politici legati a una rottura con il gruppo consiliare di riferimento.
Problemi dal punto di vista amministrativo e anche dal punto di vista politico gravitano, insomma, attorno a questa delibera. Dunque lunedì vedremo quanti voti raccoglierà la mozione di revoca presentata da Francesco Apperti.