CONSORZIO IDRICO. Presidente, CDA e affini intascano 800mila euro all’anno di compensi. Quasi la metà di tutti gli stipendi

23 Dicembre 2020 - 18:49

CASERTA (G.G.) – Questi marpionazzi del Consorzio Idrico di Terra di Lavoro non vogliono far scoprire quanti soldi incassano ogni mese e ogni anno quelli di loro appartenenti al Consiglio di amministrazione, così come del presidente dell’assemblea e del vicepresidente, carica letteralmente inventata su input di Giovanni Zannini in favore del sindaco di San Marcellino Anacleto Colombiano.

Nel quadro di sintesi del conto economico, ma anche guardando la scomposizione più dettagliata del Conto Consuntivo del 2019, non troverai mai una voce specifica tipo “Compensi del presidente e degli amministratori”.

O ancora compensi del Collegio dei Revisori, del Nucleo di Valutazione, del Direttore Generale messo lì da Stefano Graziano.

E non è una affermazione retorica quella che, partendo dalla scelta premeditata e voluta di non rendere trasparenti, nei Bilanci, questi introiti, intruppandoli all’interno della voce “Salari e stipendi del personale”, affermare che non essendo presentabili queste cifre, in quanto non presentate, sono impresentabili le cifre e anche quelli che le intascano.

Nel quadro di sintesi del conto economico i costi sostenuti per il pagamento dei salari e degli stipendi del personale sono pari a 2.272.388 euro.

Siccome del Consorzio Idrico vogliamo occuparci anche nei prossimi mesi, in considerazione delle nefandezze che al suo interno si consumano, non scopriremo tutte le carte.

Ma vi diciamo che, complessivamente, il signor Pasquale Di Biasio, presidente, che ha ballonzolato tra Graziano e Zannini e oggi sta con quest’ultimo; il vice presidente Raffaele Palmieri da San Felice a Cancello, messo lì personalmente da Massimo Grimaldi, ieri come oggi consigliere regionale dell’area Caldoro-Forza Italia; Pietro Crispino da Marcianise; Mimmo Iovinella da Sant’Arpino, Vitaliano Ferrara da Sparanise; e, in più, il presidente dell’assemblea Gianfranco Larco messo a suo tempo da Zinzi e poi passato, naturalmente, dall’altra parte, e il vicepresidente “inventato” Colombiano, a cui si aggiunge il direttore generale Maurizio Desiderio…intascano circa 800mila euro all’anno.

Compreso anche qualche spiccioletto, chiamiamolo spiccioletto, per il Nucleo di Valutazione dei Revisori dei Conti.

Vediamo se in questi giorni il presidente Di Biasio o qualcun altro contesterà questa cifra.

Noi aspettiamo e poi, eventualmente, dimostreremo. Ma a pensarci bene lo dimostreremo lo stesso, perché se, con rispetto parlando alla sua professionalità, l’ex sindaco di S.Maria C.V. Giancarlo Giudicianni, divenuto dottore commercialista dopo i primi anni di lavoro trascorsi a obliterare biglietti negli autobus, intasca più di 5mila euro al mese, beh c’è poco da stare lì a questionare.

Aspettate, dunque, la prossima puntata.