CONSORZIO IDRICO. Un altro Bilancio-cloaca, grazie al quale la moglie fa il pieno di incarichi e il marito vota in assemblea

10 Maggio 2021 - 17:28

Ormai le cose del Comune di Marcianise hanno assunto una modalità no limits. L’amministrazione Velardi, anche e soprattutto su questa cosa, è diventata un’agenzia di comportamenti, che più o meno loro malgrado, sono tecnicamente criminogeni

 

MARCIANISE (G.G.) – Non abbiamo dati aggiornati dal Bilancio di Previsione approvato qualche giorno fa in un clima da “stato di polizia”, con telecamere in ogni angolo per scrutare anche le più recondite espressioni dei dipendenti in modo da indentificare i “colpevoli” di eventuali fughe di notizie, ma possiamo già dire che il Consorzio Idrico Terra di Lavoro è la solita chiavica.

Presidente Pasquale Di Biasio, sarebbe importante che lei e il suo direttore generale presentassero querela nei confronti del sottoscritto dopo i tanti articoli a mia firma, in cui dopo aver presentato e illustrato montagne di documenti, ho sempre concluso dicendo che il Consorzio Idrico di Caserta è una cloaca in cui regna un sistema tecnicamente criminogeno, in grado di produrre, più o meno suo malgrado, notizie di reato, fatti criminali.

E invece non l’avete fatto perché evidentemente avete timore che una volta arrivati davanti a un giudice quella montagna di documenti e un pulmino intero di testimoni la possano raccontare, finalmente, la storia del Consorzio Idrico, dovendo necessariamente rispondere anche alle domande che sarebbero rivolte loro dai miei avvocati, oltre a quelle che, eventualmente, andrebbero a rivolgergli il Pm e i vostri legali di potenziale parte offesa.

Solo chi ha qualcosa da nascondere, magagne da tenere segrete, riempie le stanze della sede di videocamere, spende soldi pubblici per investigatori privati incaricati di tenere sott’occhio i dipendenti, o per creare delle blindature materiali in gradi di isolare, come se si trattasse del bunker della Cancelleria, quello di Hitler per intenderci, i lavori delle vostre riunioni.

Così è successo anche l’altro giorno in occasione dell’approvazione del citato Bilancio di Previsione.

Per tutte le porcherie che vengono consumate all’interno del Consorzio Idrico e che rimangono sconcertantemente impunite da anni e anni, sia per quanto riguarda l’esercizio dell’azione penale, sia, ancor più gravemente, per quel che riguarda la Procura della Corte dei Conti, che continua ad abbuffarsi dei pareri di revisori chiaramente legati al regime del potere interno, e liberi da quei componenti, come l’ex presidente, costretto a lasciare la sua carica dopo aver scritto una relazione alla dinamite, che in qualsiasi posto normale del mondo avrebbe comportato almeno la sua convocazione quale persona informata dei fatti da parte di qualche componente della polizia giudiziaria.

Dunque, restringiamo il campo a un concetto solo, in quanto va brutalizzato.
Non si può, infatti, essere sofisti e sofistici nel valutare come – ma soprattutto chi – ha votato l’ultimo Bilancio di Previsione.
E non stiamo parlando di un socio qualsiasi, bensì di quello titolare della maggioranza relativa delle quote consortili, cioè il Comune di Marcianise.

Non vogliamo ritornare sulla presenza stabile, quotidiana, di Giovan Battista Valentino e di sua moglie Rachele Barbarano, pluri-incaricata, che almeno fino a un anno fa l’avvocato l’ha fatto solo ed esclusivamente con gli incarichi del Consorzio Idrico, così come abbiamo dimostrato da documenti da lei stessa presentati.
Questo è il minimo.
Per cui, rimaniamo alla lettera di un contenuto deliberativo materializzatosi anche e soprattutto per effetto del voto, espresso in assemblea, del Comune di Marcianise.

E sapete chi ha votato, per Marcianise? Naturalmente Giovan Battista Valentino, che a Velardi ha chiesto solo questo, cioè di poter continuare a fare il bello e il cattivo tempo nel Consorzio Idrico.
Abbassiamo al minimo i decibel dell’enfasi e rimaniamo ai fatti semplici e incontestabili: come mostriamo nell’immagine in calce, in sede di votazione per l’approvazione del Bilancio di Previsione dell’anno 2020, con proiezione triennale anche agli esercizi 2021 e 2022, l’assemblea del Consorzio ha varato, l’hanno scorso, una manovra che prevedeva, per il 2020, 515mila euro per “Compensi per spese legali”, 576.800 euro per il 2021 e 646.016 euro per il 2022.

Non conosciamo l’elaborazione del Bilancio approvato nei giorni scorsi, ma dobbiamo ritenere che le cifre siano, in linea di massima, le stesse, sottraendo quelle del 2020, già oggetto di Conto Consuntivo e aggiungendovi, in proiezione triennale, quella del 2023.

Ora, lasciamo perdere l’anno scorso. Ma vogliamo formulare a noi stessi una domanda a cui riteniamo, in scienza e coscienza, di poter dare una risposta: l’avvocato Rachele Barbarano ha ricevuto incarichi professionali in questi primi mesi dell’anno 2021? Sì, li ha ricevuti, perché lei si occupa in via pressoché esclusiva del recupero crediti.

Ciò comporta che questi incarichi sono stati dati in conseguenza di determine dirigenziali o di delibere del Cda.
Ovviamente, siccome il Consorzio Idrico è un porto delle nebbie, perché chi dovrebbe indagare gli consente anche di nascondere gli atti e di avere un sito tra i meno trasparenti del mondo, non avremmo mai la possibilità di leggerli, questi atti amministrativi con cui vengono assegnati gli incarichi alla Barbarano.

Nonostante questo, possiamo affermare che necessariamente l’esborso per l’attività professionale della stessa deve essere interfacciato con l’indicazione precisa del capitolo del Bilancio di Previsione da cui prelevare i soldi.
Oddio, anche questo è vero fino a un certo punto.

Diciamo, al riguardo, che nel previsionale 2020 il capitolo “Compensi per spese legali” è contemplato nei “Costi di produzione”.
Per cui, se l’assemblea non ha approvato il Bilancio di Previsione, può andare avanti, ma fino a un certo punto, con il cosiddetto “esercizio provvisorio” con il metodo dei dodicesimi, che non andiamo a spiegare ora per non ammorbarvi.

Siccome quest’anno il Bilancio di Previsione è stato approvato, come abbiamo già scritto qualche giorno fa, i soldi per pagare la Barbarano sono riscuotibili da quel capitolo di Bilancio divenuto legittimo ed esecutivo proprio per effetto del voto assembleare dell’altro giorno.

Ecco perché il Consorzio Idrico è una schifezza: ma può essere mai che il Bilancio di Previsione, condicio sine qua non per pagare i compensi professionali all’avvocato Rachele Barbarano, venga approvato anche grazie al voto importantissimo, visto e considerato che il Comune di Marcianise è l’azionista a maggioranza relativa, di suo marito?

Conclusione: scomodare la categoria del conflitto di interessi rispetto a questo factotum che qualche volta è stato avvistato (forse per incoraggiare la consorte) anche negli uffici dei giudici di pace, dove il Consorzio Idrico tiene accesi i propri contenziosi, sarebbe troppo onore per la modalità rozza, vergognosa, tribale, fatta in funzione degli interessi di pochi potentati politici, soprattutto di quello di Giovanni Zannini, da un presidente che si appresta a presentare sua figlia a candidato sindaco alle prossime comunali di Carinola, dopo averla fatta lavorare (non sappiamo se è ancora così) nello studio di avvocato di D’Angiolella, amministrativista, anche lui storico pluri-incaricato dal Consorzio Idrico.