CORONAVIRUS. “Lasciato morire da solo di Covid-19”, così è morto Gennaro. Lavorava nell’ospedale di Alzano Lombardo
2 Aprile 2020 - 09:00
La storia raccontata dalla trasmissione di Raitre “Chi l’ha visto?”
SPARANISE – Si è parlato ieri sera a “Chi l’ha visto?” della morte di Gennaro Leardi, impiegato nell’ospedale di Alzano Lombardo (Bergamo), deceduto per coronavirus a 51 anni.
Durante la trasmissione è intervenuta telefonicamente la sorella Patrizia che ha raccontato che il fratello, dopo essere stato allo stadio San Paolo di Napoli per assistere alla partita del 25 febbraio scorso, era rientrato nell’ospedale bergamasco ed è lì che ha contratto il virus: “I Sintomi si sono manifestati per la prima volta il 9 marzo, proprio mentre stava lavorando” ha affermato la congiunta.
“Mio fratello viveva da solo, a Pedrengo, perchè era separato. E’ stato lasciato morire da solo in casa perchè non c’erano neanche ambulanze quando si è sentito male” ha poi aggiunto Patrizia Leardi. “All’ospedale sapevano che era da solo a casa e stava male, perchè l’esito del tampone era risultato positivo, eppure nessuno si è informato delle sue condizioni. Lo hanno lasciato morire come un cane”.
Insomma, Gennaro fa parte di quei lavoratori che si sono recati nel nosocomio della Bergamasca, aperto nonostante il fatto che lì, il 23 febbraio, era arrivato al pronto soccorso un paziente malato di Covid-19. L’ospedale è stato chiuso, quel giorno, solo per poche ore.
Misteriosamente poi non è mai stata attivata la zona rossa, in concomitanza con quanto stava accandendo in quei giorni a Codogno: ad Alzano Lombardo arrivarono anche i carabinieri, era tutto pronto, come mostrato dalle telecamere di “Chi l’ha visto?”. Poi incredibilmente, qualcuno diede l’ordine di non chiudere la zona, provocando, oggi, i tanti contagi e i tantissimi morti che si registrano da quelle parti. Giorni dopo, quando il presidente del consiglio Conte decise per la chiusura dell’intera nazione, anche Alzano Lombardo divenne zona rossa.