CORONAVIRUS. L’Iss: “Sintomi sospetti: febbre oltre 37.5, tosse e affanno”
7 Marzo 2020 - 18:15
NAZIONALE – Quando sospettare una possibile infezione da CORONAVIRUS? In presenza di “febbre superiore almeno ai 37.5 gradi e di sintomi come tosse o dispnea, anche alla luce anche degli ultimi dati” secondo cui febbre e affanno erano presenti rispettivamente nell’86% e nell’82% dei decessi analizzati dall‘Istituto superiore di sanità (Iss) e relativi a persone positive a Covid-19.
Lo ha ricordato il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, in conferenza stampa alla Protezione civile. “In presenza di questi sintomi – ha raccomandato – non andare nell’ambulatorio del medico di medicina generale, non andare in pronto soccorso, ma rimanere a casa, chiamare il proprio medico di famiglia o il 112. Il personale sanitario valuterà telefonicamente o venendo a domicilio come gestire la cosa“. Benché “la curva epidemica dell’influenza” sia “in fase calante – ha sottolineato Brusaferro – continua ancora e quindi il fatto di avere i sintomi” sopra elencati “non significa necessariamente avere il CORONAVIRUS“.
“Le misure individuali di limitazione dei contatti sociali sono fondamentali per poter contrastare il virus, facciamo appello al senso di responsabilita’ di tutti”, aggiunge. Per quanto riguarda la mortalita’ legata al virus i dati aggiornati confermano quelli del primo studio. L’eta’ media dei pazienti deceduti e positivi a COVID-19 e’ 81.4. Le donne sono 48 (31%).
Il numero medio di patologie osservate in questa popolazione e’ di 3,6. I decessi avvengono in grandissima parte dopo gli 80 anni e in persone con importanti patologie pre-esistenti: nel dettaglio la mortalita’ e’ del 14,3% oltre i 90 anni, dell’8,2% tra 80 e 89, del 4% tra 70 e 79, dell’1,4% tra 60 e 69 e dello 0,1% tra 50 e 59, mentre non si registrano decessi sotto questa fascia d’eta’. Complessivamente, 21 pazienti (15,5% del campione) presentavano 0 o 1 patologia, 25 (18,5%) presentavano 2 patologie e 70 (60,3%) presentavano 3 o piu’ patologie; per 19 pazienti non e’ stato ancora possibile recuperare ad oggi l’informazione. Ipertensione e cardiopatia ischemica si confermano le patologie piu’ frequenti.