“IL SINDACO INGRIFATO”. Dimitri Russo non è un delinquente. E’ solo uno sborone. Il perchè indossi quella fascia, chiedetelo a quelli di CASTEL VOLTURNO

2 Maggio 2019 - 18:27

 

 

CASTEL VOLTURNO(Gianluigi Guarino) Per almeno altri 26 giorni, ma c’è il serio rischio ????????????, in caso di ballottaggio, di arrivare fino alla mattinata del 10 giugno, allorquando Castel Volturno sicuramente avrà un nuovo sindaco, saremo costretti, perchè il dovere, ma sì, per una volta usiamola questa parola che tutto sommato non ci piace, il dovere deontologico di scrivere ancora intorno alla vita e alle vicende del primo cittadino Dimitri Russo.

Per fare questo, per continuare cioè la dolorosa pratica di occuparci del sindaco di Castel Volturno, dovremo anestetizzare, provando a non devitalizzarla del tutto, la ragione minima dell’alfabeto elementare e quella massima dell’alfabeto della ragione.

Però, purtroppo, ci tocca, perchè, parlando in generale, se il mitico “uomo cloaca” inventato da Renzo Arbore nel suo film FFSS, cioè “Che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?” (CLICCA QUI PER VEDERE SE NON AVETE APERTO IL VIDEO IN TESTA A QUESTO ARTICOLO), ripetiamo se il mitico uomo cloaca fosse il sindaco di una città, di uno degli 8 mila e passa comuni del territorio nazionale, noi avremmo il dovere comunque di occuparci, guardando al suo segno, alla sua identità, alla necessità di difenderne l’immagine, all’alta istituzione rappresentativa ricoperta dall’uomo cloaca, non soffermandoci per nulla al cospetto dei repellenti scaccolamenti nasali, ai ravanamenti ascellari e pubici, agli sforforamenti consumati in sala mensa dallo straordinario personaggio non

sense, descritto dallo showman foggiano trapiantato da sempre a Napoli.

E allora, prima di tutto offriamo, nel rispetto dei principi liberali a cui crediamo e che testimoniamo ogni volta, al sindaco Dimitri Russo la possibilità di comparire, in calce a questo articolo, con un suo scritto, postato ieri sera su facebook, dopo la pubblicazione della nostra analisi approfondita delle 4 pagine dell’intercettazione, realizzata dalla Repubblica italiana, i cui colori sono impressi sulla fascia che Russo indossa, e non da CasertaCe, di una lunga telefonata tra lui e la giornalista Rai Claudia Marra (CLICCA QUI PER LEGGERLO), in cui ci riempie di insulti e onestamente lo diciamo con sincerità, non tra i denti e in sereno relax, avendo capito da qualche anno con chi abbiamo a che fare, ci strappano al più un sorriso.

Subito dopo proviamo ad evitare che, come sempre capita da noi, le chiacchiere, gli sviamenti retorici disperdano il fulcro della questione in trattazione.

Il sindaco di Castel Volturno afferma, nella citata intercettazione, nello stralcio che ripubblichiamo stamattina qui a fianco, di aver firmato un provvedimento amministrativo di Tso-trattamento sanitario obbligatorio nei confronti della 36enne P.E.

Precisamente, rispettando alla lettera, a meno che il primo cittadino non ritenga che questi siano taroccati, ciò che è stato registrato dagli apparecchi di intercettazione della Procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere e trascritto in atti ufficiali, Dimitri Russo afferma, rivolgendosi alla sua interlocutrice: “Le ho fatto pure un Tso (…) le ho firmato pure la…l’affidamento dei figli.“.

Dunque, il sindaco afferma di aver reso esecutivi, il provvedimento principale del Tso e quello accessorio della sospensione dell’affidamento dei propri figli. 

Nel post di ieri sera, in cui Russo esordisce affermando che si tratta di una intercettazione di “molti anni fa“, quando in realtà la conversazione captata non è vecchia nemmeno di due anni, dato che è stata realizzata il giorno 19 maggio 2017 e non nel 1917, lo stesso primo cittadino chiude il suo fiammeggiante scritto social, con la seguente affermazione che pure abbiamo estrapolato e pubblichiamo qui, sotto alla prima, cioè a quella registrata nell’intercettazione: “E’ stato l’unico caso di Tso e affidamento di figli in una struttura protetta non firmati da me.” 

Al di la della prosa, a dir poco originale, possiamo interpretare questa frase, magari il sindaco ci correggerà se abbiamo dedotto male dalla sua costruzione linguistica che, eufemisticamente e per eleganza, ci limitiamo solo a definire criptica, che lui il Tso e, conseguentemente, l’affidamento dei figli a una struttura pubblica, non li ha firmato nei confronti di questa donna, con cui poi lui afferma di aver fatto sesso eccetera, eccetera, ma questo potete leggerlo, eventualmente ve lo siate perso nel già citato articolo di ieri.

Qual è, dunque, la verità? Siccome noi non abbiamo mai ritenuto e non riteniamo Dimitri Russo un delinquente, perchè fino ad oggi tutto quello che ha combinato, a partire dalla storia dell’auto del comune utilizzata per qualche divertimento personale, non ha, a nostro avviso, una matrice, una ragion d’essere di attitudine criminale, propendiamo per la seconda ipotesi. Russo non ha mai firmato un Tso a carico di E.P., la ragazza con cui dice di aver fatto sesso. Lo ha detto nella telefonata, diciamo così, per farsi bello con questa Claudia Marra.

Vedete, noi non abbiamo elementi documentali per affermare questo. Ma è chiaro che Russo non avrebbe mai potuto scriver,e nel post di ieri sera, questa cosa, se non ne avesse avuto sicurezza perchè sa bene che l’autorità giudiziaria avrebbe la possibilità di accertarsi, intorno alla circostanza di un Tso firmato o non firmato, in non più di 10 minuti. Anzi, secondo noi, la magistratura ha già controllato perchè di fronte alla denuncia di questa donna, se effettivamente ci fosse stato di mezzo un Tso, il sindaco qualcosa di serio l’avrebbe rischiato.

Ma lui non è un delinquente. E’ solo uno street boy, direbbero a Roma, uno sborone. Il perchè uno così indossi la fascia tricolore di sindaco di un comune, lo dovete domandare ai cittadini di Castel Volturno, i quali, negli ultimi 20 anni, non si sono fatti mancare niente: da Antonio “Ridge” Scalzone, collaterale al clan dei casalesi, fino allo street boy Dimitri Russo, passando per il giudice erotomane, Emilio Nuzzo, pronto a fare occhiolini ai messaggeri politici della camorra che gli giravano intorno.

Poi ci si chiede perchè Castel Volturno continui a rimanere un luogo con problemi unici in Italia, unici al mondo.

POST SCRIPTUM: Ci sarebbe un modo, attraverso il quale Dimitri Russo potrebbe, almeno parzialmente, riscattare la sua surreale esperienza di sindaco. Lo potrebbe fare firmando, magari il 27 maggio mattina o il 10 giugno mattina, un ultimo Tso. L’identità del destinatario dello stesso non è complicata da immaginare. 

 

QUI SOTTO IL POST INTEGRALE DI DIMITRI RUSSO