Diplomi falsi da usare per i concorsi pubblici: indagati decine di casertani
23 Settembre 2025 - 09:08

CASERTA – Un’indagine della Procura della Repubblica di Aversa Napoli Nord ha portato alla luce un presunto sistema fraudolento per il rilascio di diplomi in un istituto paritario di Sant’Antimo, con un significativo coinvolgimento di casertani, iscritti nel registro delle notizie di reato. Agli indagati, tra cui figurano un dirigente scolastico, un vicepreside, diversi docenti e studenti, è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
Molti dei “maturandi” coinvolti erano adulti. Ed è evidente che il falso certificato sarebbe poi servito per partecipare a concorsi pubblici per i quali è richiesto il diploma di scuola secondaria di secondo grado. Le accuse, contestate dal procuratore, riguardano il reato di falso ideologico in concorso.
Secondo le ricostruzioni dei finanzieri del Gruppo di Frattamaggiore, nell’anno scolastico 2023/2024 sarebbero state falsificate sistematicamente le presenze in aula di numerosi maturandi. I registri, infatti, riportavano la frequenza di alunni che in realtà si trovavano stabilmente in città del Nord Italia, come Milano e Bologna, o addirittura al Brennero.
Il meccanismo illegale, stando alle indagini, avrebbe permesso a questi studenti di ottenere il diploma di scuola secondaria di secondo grado senza rispettare l’obbligo di frequenza, in cambio del versamento di rette particolarmente elevate. In diversi casi, i candidati avrebbero conseguito votazioni superiori a 70/100 pur non avendo mai seguito le lezioni.
L’inchiesta, che si inquadra nel protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e la Guardia di Finanza, evidenzia come il fenomeno abbia interessato anche un rilevante numero di famiglie del casertano, estendendo le implicazioni dello scandalo ben oltre il confine della città metropolitana di Napoli.