CASERTA. Parcheggio dei Dresia: scaduti i venti giorni per difendersi. Ora il comune che farà?

24 Marzo 2021 - 19:33

CASERTA (g.g.) – In maniera puramente teorica, si sta chiudendo chiusa la storia della famiglia Dresia e del parcheggio dell’ex caserma Pollio.

Questo perché è terminato il periodo delle controdeduzioni che la Sea Services, società dei Dresia che ha da sei anni in gestione l’area di sosta che affaccia davanti alla Reggia, avrebbe dovuto recapitare agli uffici del comune di Caserta, specificatamente nella stanza del comandante dei Vigili Urbani, Luigi De Simone, nonché dirigente del settore Mobilità e Traffico, dopo che questi ha attivato la procedura di revoca del contratto con la società perché, in pratica, i Dresia non pagano.

E che i Dresia non stiano versando le quote dovute al comune di Caserta non è proprio la novità del giorno, visto e considerato che il Collegio dei revisori dei conti della città capoluogo lo sta scrivendo da oltre un mese, anche se, va detto, oltre a richieste, solleciti ed ultimatum, i Revisori guidati dal presidente Giuseppe Fattopace non sembrano in grado di attivare le procedure per l’invio mai così necessario della documentazione alle varie autorità giudiziarie, cioè Procura della Repubblica e Corte dei conti.

Ma i venti giorni alla procedura di revoca del contratto del parcheggio Pollio sono passati e quindi la storia dei Dresia finisce qui, dopo le controdeduzioni ufficiali della Sea Services che, tra le varie motivazioni per il mancato pagamento, lamentano il calo degli introiti causa pandemia, senza ricordarsi, forse, che quei debiti sono stati maturati quado il covid poteva essere al massimo solo un errore di battitura, come il mitico covfefe del presidente Usa Donald Trump, e nient’altro.

Nel frattempo, il sindaco Carlo Marino sembra non voler fare qualcosa per allontanare dalla Reggia una famiglia che da sempre è legata ad un vincolo di amicizia con l’avvocato diventato primo cittadino. Questo lo si capisce dal fatto che in queste ore nulla è stato messo in atto perché questa revoca contrattuale venga ufficializzata. Altra prova della pigrizia amministrativa sulla vicenda Dresia emerge dal fatto che, con una convenzione in scadenza tra due mesi (fine maggio), l’altro console del capoluogo, il dirigente a “tutto” Franco Biondi non ha neanche aperto il documento Word per dare il via alla nuova procedura di gara per sostituire la Sea Services nella gestione del servizio.

A questo punto, sarebbe necessario che i due personaggi politici di maggior peso in comune, il sindaco e il numero due dell’amministrazione, il vice sindaco e l’assessore ai Lavori Pubblici, Franco De Michele, si mettano di buon cuore, si incontrino dove preferiscono, in ufficio, o nella sala consiliare o nel bagno e aprano i rubinetti del discorso, per parlarsi tranquillamente del destino di questo contratto.

Nel frattempo, noi possiamo già anticiparvi come andrà a finire: la Sea Services porterà avanti la gestione del parcheggio dell’ex caserma Pollio, continuando a non pagare i debiti che con il comune ha, poi, nei prossimi mesi, sarà bandita una gara dallo stesso Carlo Marino o in alternativa dal sindaco che uscirà vincitore dalle elezioni di ottobre e questa verrà di nuovo vinta dai Dresia, che cambieranno il nome della società. E tutti vivranno felici e contenti, ad esclusione dei casertani che vedranno incombere sulle loro teste il terzo dissesto della loro città.

Scommettiamo?