Droga, il business da 15milioni di euro in collaborazione con il clan dei casalesi e la mafia nigeriana. Il carico di eroina e cocaina nascosto nelle ruote di scorta. Il ritorno di Nicola Pezzella, Palummiello
11 Aprile 2024 - 16:48
Carichi per circa 176 chili di stupefacenti, per un valore di oltre 5,2 milioni di euro, che viaggiavano sull’asse Casal di Principe-Perugia
CASAL DI PRINCIPE – Cocaina ed eroina stipate nelle ruote di scorta delle auto e trasportate dall’Olanda all’Italia. E’ così che carichi per circa 176 chili di stupefacenti, per un valore di oltre 5,2 milioni di euro, che viaggiavano sull’asse Casal di Principe-Perugia.
E’ quanto emerge dall’inchiesta della Procura di Perugia che ha portato all’arresto di 24 persone (10 in carcere, 3 ai domiciliari e per altri 11 la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria). Ritenuti, tutti, responsabili , a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico, detenzione e spaccio di ingenti quantità di stupefacenti, in particolare eroina.
Al centro del traffico di droga la figura Bigjoe Nwaebi, gambiano 35enne residente a Casapesenna. È lui ad avere i contatti in Olanda con i narcotrafficanti nigeriani che successivamente, attraverso Giuseppe
Sarebbe stato proprio quest’ultimo a mettere a disposizione del gruppo il corriere, Emiliano Amata il quale tra dicembre e marzo effettua almeno 12 viaggi da Casal di Principe all’Olanda. Amata a bordo di un’auto, raggiunge i Paesi Bassi dove riceve il carico, lo occulta nei pneumatici rientra e consegna la droga alle piazze di spaccio di Perugia, ma anche di Mantova e Ferrara fino a raggiungere Casal di Principe dove la restante parte del carico finisce nelle mani del gambiano.
Durante i viaggi il Pezzella con linguaggio in codice comunicava con Amata al fine di rassicurarsi che le cose stiano andando per il verso giusto ( “Com’è il tempo?”, domanda Pezzella. “Sole”, risponde Amata) per poi scortare il carico, una volta giunto in Campania, insieme a Giuseppe Simeone
Nelle prossime ore gli indagati compariranno davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia.