E’ STATO UN TENTATO OMICIDIO DI CAMORRA. Dario Di Benedetto e la sua famiglia avevano denunciato alla Questura un mese fa Roberto Chianese ed altri camorristi per estorsione
2 Gennaio 2025 - 12:04
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Come e giusto e normale che sia, ci siamo consegnati a una serata di serio lavoro giornalistico in occasione di questo primo gennaio visto che nel nostro mestiere non esistono feste comandate e momenti di certo relax
CANCELLO ED ARNONE – (g.g.) Non è una storia bellissima quella culminata ieri sera con un tentativo di omicidio non riuscito per un vero e proprio miracolo, per quei millimetri che a volte separano la vita dalla morte nel percorso di uno o più proiettili esplosi da una pistola
La famiglia Di Benedetto, titolare del caseificio, aveva presentato una circostanziata denuncia alla Questura di Caserta, facendo nomi e cognomi di una serie di persone e dunque non solo quello di Roberto Chianese in quanto Dario Di Benedetto e i suoi familiari si temevano vittime di attività estorsive da parte di un gruppo criminale che si muoveva con modalità camorristiche
Per cui, quello che abbiamo scritto nel precedente articolo (la web informazione è così, si sviluppa minuto per minuto) sulla competenza giudiziaria da parte della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, va sostanzialmente corretto e, a questo punto, sicuramente il caso con i primi interrogatori di Roberto Chianese è già nelle mani dei magistrati inquirenti della direzione distrettuale antimafia di Napoli
E’ chiaro che si tratta di una vicenda che nei prossimi giorni impegnerà la nostra attenzione in modo da approfondirne gli elementi e i particolari che a questo punto, stante la denuncia presentata circa un mese fa, assume tutto un altro significato e un peso specifico maggiore rispetto a quella che era stata la prima ricostruzione da noi realizzata nel pomeriggio odierno