ELEZIONI PROVINCIALI Giovanni ‘o massiccio: pronto a “saccheggiare” il Partito democratico. C’è spazio per tutti, c’è voglia di centro, di una stagione nuova
13 Novembre 2021 - 17:32
Il consigliere regionale deluchiano apre le porte del suo movimento: il nome di Giorgio Magliocca quale candidato alla presidenza della Provincia non è mai stato negoziabile
CASERTA Giovanni Zannini aveva chiaro da tempo il nome di colui che sarebbe stato il candidato alla presidenza della Provincia di Caserta. Personificazione del gruppo dei “Moderati” in Terra di Lavoro, il consigliere regionale non avrebbe ceduto davanti a nessun nome che gli venisse proposto dal Partito democratico che, alla fine, ha designato il sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Mirra quale candidato dem alla presidenza dell’Ente.
Ma anche se il Pd avesse indicato Carlo Marino, la risposta di Zannini sarebbe stata identica: “Giorgio Magliocca è il nostro candidato, questo è un impegno non negoziabile”.
Probabilmente la sua risposta deriva da tutto il “lavorio” fatto negli ultimi mesi, dai contatti e dai colloqui tra il governatore della Regione Campania, lo stesso Zannini e Magliocca, ovviamente. Un impegno sottoscritto in una di quelle circostanze; di conseguenza, anche se il Pd avesse avuto quale asso nella manica un sindaco “fortissimo”, questi non avrebbe mai ottenuto il placet dei Moderati, di Noi Campani e di Italia Viva.
“La nostra è stata una scelta di non subalternità – ha sottolineato, poi, l’assessore regionale renziano Nicola
“Dopo aver fatto un in bocca al lupo a Mirra e a Giaquinto, ribadisco che noi lavoriamo nel segno della collaborazione e della filiera istituzionale. Caserta si afferma oggi quale laboratorio politico all’interno della Regione Campania. C’è voglia di centro – ha sottolineato Zannini -, di una stagione nuova. E noi siamo pronti a dialogare con chi non ha digerito la scelta di Mirra”. Probabilmente inizieranno a dialogare anche con Marcello De Rosa, sindaco di Casapesenna autocandidatosi alla presidenza dell’Ente, ma scartato a priori proprio dal Pd. Zannini è convinto che De Rosa non sarà l’unico a decidere di lasciare i dem. Caputo, dal canto suo, ha messo in evidenza i dati delle ultime elezioni amministrative. “Italia Viva, i Moderati, Noi Campani: tutti abbiamo ottenuto un ottimo risultato in termini di preferenze. Ora, se nella coalizione 3 gruppi su 4 hanno preso una decisione, allora il Pd avrebbe dovuto starci a sentire”. Il messaggio è chiaro: l’alleanza di centrosinistra è oramai divisa e chissà poi quali saranno le ripercussioni nelle singole amministrazioni comunali. Cosa faranno Moderati, Noi Campani e Iv: resteranno alleati del Pd?