ESCLUSIVA CON FOTO. Svolta nelle indagini sul caso Cinzia Marino, si sarebbe suicidata. Nuova richiesta di archiviazione
8 Gennaio 2021 - 12:12
CAPUA – (Tina Palomba) Svolta nelle indagini sulla morte di Cinzia Marino La 43enne scomparsa da Capua, il 22 luglio 2015, ritrovata morta a gennaio del 2016, all’interno di una vasca di cemento dell’ ex zuccherificio in disuso, al confine tra Capua e Santa Maria La Fossa, per la procura di Santa Maria Capua Vetere, ”si sarebbe suicidata”– Sarebbe questa la novità in questa lunga indagine che ha fatto firmare una seconda richiesta di archiviazione da parte del pubblico ministero Marta Correggia-
“Sono però troppi gli interrogativi che non sono stati del tutto risolti neppure dagli inquirenti” lo sostiene l’avvocato della famiglia Marino, Alessandro Barbieri che aveva fatto opposizione alla prima richiesta di archiviazione. Sia l’esame autoptico sui resti del cadavere che il test del Dna hanno, infatti, confermato i sospetti iniziali per la difesa: Cinzia è deceduta per una morte violenta.
Il pm Marta Correggia sostiene, invece, che le fratture al bacino e alla testa, potrebbero essere state scaturire da una caduta dall’alto. Ma ecco cosa scrive nel dettaglio il pm: “dalla consulenza tecnica (fotografica e con formule matematiche) è emerso un quadro di sostanziale compatibilità con la ricostruzione effettuata dai medici legali circa un’azione suicidaria posta in essere dalla vittima, per dinamica definita rincorsa – slancio, sia dal punto di vista geometrico che dinamico, riferito alla velocità di lancio raggiungibile ed al potenziale lesivo espresso. La ricostruzione ha permesso di evidenziare come lo slancio sia associabile solo ad una deliberata intenzione autolesionista, non compatibile con una spinta tergo, ovvero ad un errore di camminamento in quota. La vittima avrebbe intrapreso la rincorsa lungo una traiettoria diagonale, rasentandola una botola, con un quadro lesivo solo al capo al torace”.
Così gli interrogatori, le intercettazioni le sostanze rinvenute sugli slip della ragazza per la Procura non hanno permesso di poter far emergere nuovi elementi per poter seguire altre piste. La sorella della vittima, Tiziana Marino, continua a dire : “Mia sorella non si sarebbe mai suicidata, poi soffriva di vertigini come me non sarebbe mai salita sua una scala di ferro e si sarebbe lanciata nel vuoto, vedo questa ipotesi proprio assurda. Ho sempre pensato ad altro sulle cause che hanno portato alla morte di mia sorella tra queste un investimento con un’auto e poi qualcuno si sarebbe disfatto nella vasca del corpo nascondendolo sotto un tronco. Spero, ancora oggi in un miracolo, e cioè che qualcuno anche in forma anonima potesse segnalare se avesse visto o è a conoscenza di qualcosa sulla vicenda di mia sorella. Aspetto ancora giustizia”.