ESCLUSIVA ORE 11.30. MAZZETTE & CAMORRA. Dopo Raffaele Pezzella, arrestato anche Piero Cappello. Ecco il nome anche del terzo finito in manette
8 Novembre 2023 - 11:31
Emergono altre informazioni sull’ordinanza firmata da un gip del tribunale di Napoli, su richiesta della Dda. La vicenda riguarda appalti, a aggiudicati al Comune di …
CALVI RISORTA – L’ indagine era stata aperta diverso tempo fa dai magistrati della Direzione Distrettuale antimafia e qualcosa l’avevamo anche scritta, se pur in maniera molto sommaria e limitata, compatibilmente, cioè alle decine e decine di fronti aperti, relativi ai casi sospetti di corruzione nelle pubbliche amministrazione, negli enti locali in particolare, seguiti da CasertaCe, che occorrerebbe una vera e propria task force di giornalisti per collegarli tutti ad una stabile attività di indagine cronistica. Il primo esito di queste indagini ha chiuso un capitolo della dinamica degli appalti al comune di Calvi Risorta, che aveva attirato la nostra attenzione dopo la nomina del discutibilissimo ingegnere Piero Cappello a capo dell’area tecnica. Un fatto che ci aveva indotti a valutare sotto una luce diversa il sindaco Giovanni Lombardi la cui reputazione, almeno per quanto riguarda il nostro punto di vista, aveva subito già un primo colpo da quando si era avvicinato al consigliere regionale Giovanni Zannini, con tanti di cene e cenette, consumate nel ristorante da qualche tempo colpito da interdittiva antimafia, che ha attraversato la società proprietaria, controllata dalla nota famiglia dei Vitale di Sparanise, sui quali non abbiamo bisogno di aggiungere altro in considerazione della mole di articoli che vi abbiamo dedicato.
Da stamattina per effetto di un’ordinanza, firmata da un gip del tribunale di Napoli su richiesta della Dda, Piero Cappello si trova agli arresti domiciliari, e dunque sta vivendo al stessa esperienza vissuta a suo tempo, da suo fratello Enzo Cappello, per diversi anni sindaco di Piedimonte Matese.
Piero Cappello era diventato responsabile all’ufficio tecnico del Comune di Calvi Risorta dopo aver vissuto qualche altra esperienza amministrativa tra le quali va annoverata sicuramente quella di presidente dell’ASI di Caserta, un ASI di cui, a quel tempo, ci occupammo anche di più di quanto non ce ne siamo occupati poi durante la gestione di Stefano Graziano, che continua a governarla attraverso al sua fedelissima Raffaela Pignetti.
I motivi dell’arresto li avete già letti stamattina e li potete leggere ancora CLIKKANDO QUI, accedendo all’ampio comunicato congiunto della Dda di Napoli e del Comando Provinciale dei carabinieri di Caserta, che con il suo reparto operativo e con una sezione del nucleo investigativo, che da questo dipende, hanno condotto le indagini.
Si tratta di gare d’appalto truccate, con dati alterati trasmessi alla centrale appaltante costituita dall’ASMEL, a vantaggio dell’imprenditore di Casal di Principe, trapiantato poi a Maddaloni, Raffaele Pezzella. Ilo terzo destinatario dell’ordinanza di arresto, anche per lui in carcere, è un altro nome notissimo dell’imprenditoria dell’agro aversano, un altro che ha attraversato e attraversa diverse vicissitudini giudiziarie, a apri di Raffaele Pezzella di cui è socio storico. Si tratta dell’imprenditore di San Cipriano d ‘Aversa Tullio Iorio, uno che al tempo dell’amministrazione provinciale guidata da Sandro de Franciscis, che le elezioni del 2005 aveva vinto soprattutto grazie a Nicola Ferraro, era comunque di casa negli uffici della provincia. Tullio Iorio è anche il figlio di Gaetano Iorio, altro pezzo da 90 di una certa imprenditoria, per anni e anni seguita dalle indagini dell’antimafia, in quanto considerata più che contigua agli interessi del clan dai casalesi.