ESCLUSIVA. S.MARIA C.V. ASCOLTA GLI AUDIO. Quest’estate sei degli 8 neovigili sono passati da 18 a 30 ore settimanali, proprio come volevano fare in commissione. I dubbi sui vincitori: “Hanno bisogno di un corso intensivo”

24 Novembre 2020 - 19:12

Ultima, in ordine di tempo delle puntate dedicate a ciò che è avvenuto nella stanza della commissione d’esame per il concorso per vigili urbani part time nel comune sammaritano. Un documento datato luglio 2020 realizza ciò che è stato già programmato dai membri esaminatori un anno prima. E c’è chi riteneva i vincitori del bando non pronti: “andranno a Benevento”.

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Anche senza pubblicare articoli dedicati alla vicenda, stiamo ancora cercando di capire cosa sia avvenuto durante il concorso vigili urbani comune di Santa Maria Capua Vetere che ha dato la possibilità di aggiungere 8 poliziotti locali al comando, a tempo determinato e part-time. La prima informazione che diamo è un qualcosa di relativo a quest’estate ma legato intimamente al concorso del 2019. Perché sei degli 8 vincitori del bando che stiamo raccontando da diverse settimane hanno ricevuto un aumento dell’orario di lavoro (che si riflette anche sulla busta paga), passando dalle 18 ore alle 30 ore settimanali, con un atto, che potrete leggere in calce all’articolo, firmato dalla dirigente Giuseppina Celestino  e confermata dal responsabile Rosa Merola. Un’integrazione ufficiale dal 16 luglio, a meno di un anno dall’approvazione della graduatoria che ha fatto entrare i 8 aspiranti agenti nel corpo dei caschi bianchi sammaritani.

Sicuramente una buona notizia per i 6 neo vigili, ma sembra che questo passaggio di orario non sia stato partorito nell’ufficio del dirigente Celestino, bensì altrove. Infatti, leggendo le registrazioni di cui siamo in possesso che riguardano la commissione d’esame del concorso per gli 8 posti in polizia municipale, c’è chi già parlava di questo possibile aumento dell’orario di lavoro. Come potete leggere qui sotto, si apre una discussione, evidentemente pacifica, tra i componenti sulla possibilità di questa integrazione. C’è chi dice che non si possono trasformare i contratti da part-time a full-time e chi, alla fine, pensa di poter trovare una soluzione: portare tutti a 30 ore. L’idea delle 30 ore, cosa che, come abbiamo visto, poi avverrà nel mese di luglio di quest’anno, viene ritenuta “ottima“. Ci sarebbe da chiedere ai membri della commissione, che per chi ha mancato le precedenti puntate ricordiamo sono il presidente Lucio Molinari, ufficiale dell’esercito in pensione e già magistrato militare, Salvatore Schiavone, al tempo dirigente comunale e comandante dei vigili urbani di Santa Maria Capua Vetere, la dottoressa Stefania Pignetti, segretaria comunale a San Tammaro, e l’allora ufficiale, ora comandante facente funzione dei vigili, Giuseppe Aulicino, per quale motivo c’era questa volontà di non organizzare nuovi concorsi, ritenuto addirittura il problema principale, andando così a trasformare il contratto di lavoro dei nuovi assunti, in quel momento ancora aspiranti.

– Peppino l’anno prossimo questi primi quattro possono passare full-time
– E non penso
– Stefania secondo te l’anno prossimo poiché i primi 3, perché uno lo assumiamo, i primi 3 di questa graduatoria, io li voglio portare a full-time, perché son tre. Però sono nuove assunzioni  passandoli full-time
– Se li passi  fino a 30 ore no 
– No  e se e pass a 36
– E no sono nuove assunzioni
– Me li porto a 36. Così li tengo senza andare a prendermeli ad altra graduatoria
– E mi trovo senza fare un altro concorso
– Principalmente senza fare un altro concorso
– Se no li puoi portare tutti a 30
– e chest e nata pensata Peppe
– 30 è ottimo

 

Mentre si continua a parlare ancora della trasformazione dei contratti, c’è chi mette in dubbio le capacità di coloro che stanno per entrare nel corpo della Polizia municipale. In che modo? Definendoli come agenti che hanno bisogno di “un corso intensivo“. La situazione sembra risolversi facilmente perché l’interlocutore viene tranquillizzato dicendo che verranno mandati “a fare un corso a Benevento“. Per chi non lo sapesse, e a Benevento che si trova la scuola regionale di polizia locale. È interessante notare come i membri della stessa commissione che li ha ritenuti idonei a diventare membri della Polizia municipale, ritengano necessario che i neoassunti vadano a fare dei corsi intensivi proprio per il lavoro per il quale sono stati scelti. Chissà se poi a Benevento sono più andati.

– Eh presidente non ci sono le persone, io posso portare i primi quattro da 50% a full-time, l’anno prossimo io mi porto i quattro a full-time e sono quattro nuove assunzioni
– Io alla fine ne ho fatti otto ma è come se ne avessi fatto quattro
– Però questi ragazzi avrebbero bisogno di un corso intensivo
– Li dobbiamo mandare a fare il corso a Benevento

 

Veniamo all’ultimo stralcio che pubblichiamo quest’oggi riguardante ciò che è stato detto nei membri durante un concorso che sta assumendo dei contorni sempre più oscuri. Ma prima va fatta una premessa: tendenzialmente, il fatto che un membro della commissione provi ad aiutare un esaminato è sempre qualcosa di positivo. La dimostrazione di empatia ovviamente non deve essere condannata. Il problema è che alla fine di tutto ciò che abbiamo sentito e di tutto ciò che abbiamo letto in queste settimane, anche una semplice dimostrazione di aiuto risulta distorta e racconta bene come le persone incaricate a decidere il futuro di questi candidati si sono approcciate al concorso. Cercando di essere buoni, possiamo dire che l’hanno fatto in maniera a dir poco dilettantistica.

Se devi dare un voto, devi dare il voto che la persona merita. Non puoi aggiustarlo perché vuoi essere buono o perché quella persona ti sta particolarmente antipatica. Così come non puoi aiutarla se quella persona ti sta particolarmente simpatica. Invece, quello che è avvenuto la scorsa estate sembra essere più simile ad un test una scuola di quart’ordine, piuttosto che a un concorso dello Stato per scegliere nuovi dipendenti dell’amministrazione pubblica.

– Va bene qualcuno abbiamo cercato pure di aiutarlo chi stava a sette meno ci abbiamo dato sette e via.
– Incromp
– Ma addirittura gente che ha avuto l’idoneità ad informatica e non l’ha avuto ad inglese, come ******
– Tu non sai manco tradurre una parola, come facciamo?
– Quello è registrato, stanno le registrazioni, ma che scherziamo?