Esplosione alla Ecopartenope di MARCIANISE: identificate le tre vittime
19 Settembre 2025 - 22:35

Lo scoppio durante i lavori di manutenzione agli impianti. Tra le vittime anche il titolare dell’azienda che si occupa di rifiuti speciali e pericolosi
NON DIMENTICARTI DI SEGUIRE CASERTACE NELLA COMMUNITY WHASTAPP
CLICCA QUI -> https://chat.whatsapp.com/DAgb4AcxtG8EPlKwcTpX20
MARCIANISE – È di tre morti e due feriti il tragico bilancio dell’esplosione avvenuta nel pomeriggio di oggi in via SP Tavernelle, nel comune di Marcianise, presso l’azienda Ecopartenope operante nella raccolta e stoccaggio rifiuti. A uccidere i tre lavoratori l’onda d’urto causata dall‘esplosione di un serbatoio di oli esausti
Le vittime sono: Pasquale De Vita, 51 anni, titolare dell’azienda; Ciro Minopoli, 64 anni; Antonio Donadeo, 50 anni, tutti del napoletano. La deflagrazione sarebbe avvenuta durante dei lavori di manutenzione agli impianti dell’azienda distruggendo la parte superiore del serbatoio e parte della tettoia di copertura. Le vittime sarebbero morte a causa dell’onda d’urto causata dall’esplosione del serbatoio
Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorsi. I Vigili del Fuoco sono arrivati con diverse squadre e mezzi di supporto, tra cui: due squadre ordinarie – una dalla sede centrale del Comando ed una dal distaccamento di Aversa – un’autoscala, un’autobotte, il Nucleo S.A.F. (Speleo Alpino Fluviale), il Nucleo N.B.C.R. (Nucleare Batteriologico Chimico Radiologico) ed un Funzionario per la gestione strategica dell’intervento. Altri due lavoratori sono rimasti lievemente feriti.
“Un’altra tragedia intollerabile, di proporzioni enormi, che colpisce il mondo del lavoro nel nostro territorio. Le CGIL Caserta e Napoli e Campania, esprimono cordoglio profondo alle famiglie, vicinanza ai feriti e ai lavoratori coinvolti, e rabbia per le ennesime morti evitabili“. Così, in un comunicato congiunto, i due sindacati, a proposito dei tre operai morti. “Non si tratta di fatalità. È il fallimento di un sistema di fare impresa che uccide e che continua a non garantire sicurezza, chiediamo verità immediata su quanto accaduto, più controlli e ispettori e un piano straordinario per fermare questa strage silenziosa. Morire di lavoro è una vergogna nazionale. Ora basta“,