Estorsione agli imprenditori agricoli, lascia il carcere Ciccio ‘o pecoraro
24 Aprile 2024 - 18:27
La decisione del magistrato di sorveglianza che ha concesso la detenzione domiciliare.
SAN CIPRIANO D’AVERSA. Ottiene la detenzione domiciliare Francesco Martino, detto Ciccio o Pecoraro, per il residuo di condanna per estorsione aggravata dal metodo mafioso, ovvero la cosiddetta “guardiania”. Martino era stato condannato a sette anni di reclusione. Oggi il magistrato di sorveglianza, in accoglimento della richiesta del suo difensore Paolo Caterino, gli ha concesso il beneficio della detenzione domiciliare.
Martino era coinvolto in una serie di condotte estorsive, poste in essere tra maggio e luglio 2015, in danno di imprenditori agricoli del comprensorio della zona di Cancello Arnone, area storicamente assoggettata al controllo criminale del clan dei Casalesi-fazione Zagaria. In particolare, il pregiudicato si era rivolto ad alcuni imprenditori agricoli pretendendo il pagamento di una somma di 250 euro per assicurare la “guardiania” alle loro aziende.
Gli imprenditori, poiché sapevano che l’uomo era un affiliato ai Casalesi, non avevano esitato a corrispondergli il “pizzo”, la cui richiesta avveniva secondo una metodologia tipicamente mafiosa, infatti, il pregiudicato aveva ammonito le vittime che “…le famiglie dei carcerati erano senza soldi, …s’ moron e famm’…”.