Estorsione per il CLAN DEI CASALESI. Ecco come si è difeso Barbato nell’interrogatorio di garanzia
29 Dicembre 2018 - 16:17
AVERSA SAN MARCELLINO – (TP) “Ero andato a cercare lavoro. Non ho fatto nessuna estorsione“. Si è difeso cosi Antonio Barbato dinanzi al giudice dopo le pesanti accuse che lo hanno portato in cella, per aver chiesto il pizzo ad un cantiere di Teverola (CLICCA QUI PER LEGGERE UNO DEI NOSTRI ARTICOLI).
Barbato nel corso dell’ interrogatorio di garanzia è stato assistito dall’avvocato Giovanni Cantelli. Gli altri interrogatori sono fissati per la giornata di lunedì.