Ex carabiniere condannato. Dossier a Cosentino per colpire Cesaro

25 Febbraio 2021 - 09:19

CASAL DI PRINCIPE – L’ex carabiniere Giuseppe Iannini è stato condannato a tre anni di reclusione per violazione del segreto d’ufficio con esclusa l’aggravante mafiosa. Per lui il sostituto procuratore antimafia Fabrizio Vanorio aveva invocato 4 anni di reclusione. Iannini fu arrestato nel 2016 con l’accusa di avere divulgato informazioni sottoposte a segreto d’ufficio e di averle “cedute” a Nicola Cosentino. Confessò di aver sottratto dagli archivi dei carabinieri di Castello di Cisterna delle informative su indagini relative al clan Puca e nel quale era menzionato anche Luigi Cesaro. L’ex militare agì di sua iniziativa e non perchè al servizio di terzi. Cosentino ammise di aver ricevuto il dossier ma specificò di non averlo mai usato. La Procura alla fine è riuscita a provare che non si trattava di un episodio isolato, ma di un comportamento sistematico intrapreso dall’ex militare che avrebbe passato notizie anche al clan Puca. Sul caso il pentito Claudio Lamino, prima della collaborazione con la giustizia, in alcune intercettazioni si diceva preoccupato del fatto che il carabiniere potesse danneggiare anche il clan. Su questi fatti sono ancora in corso delle indagini.