Ex giudice del tribunale di S.MARIA C.V. sotto accusa: non scrive più sentenze. “Ma io volevo fare il poeta”

21 Agosto 2023 - 18:19

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Una storia davvero sorprendente sulla giustizia italiana è quella raccontata oggi dal quotidiano La Stampa.

Un giudice fino a poco tempo fa in servizio nel tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Ernesto Anastasio, è finito al centro di un procedimento del Csm. Il motivo? Il magistrato “non scrive le sentenze”, sintetizza il quotidiano che ricostruisce l’intricata vicenda che ha aspetti davvero inediti.

Il tutto inizia nel 2021 quando Anastasio subisce una sanzione, la censura, per gravi ritardi come giudice civile a Santa Maria Capua Vetere. La situazione si aggrava nel tempo e i provvedimenti non scritti aumentano, anche a Perugia dove viene trasferito come giudice di sorveglianza. Finisce sotto procedimento del Csm, e per difendersi, Anastasio “deposita un certificato medico e chiede una perizia. Il Csm incarica Stefano Ferracuti, docente di psicopatologia forense alla Sapienza, di accertare l’esistenza di patologie in grado di incidere sulla condotta del giudice”.

Per l’esperto il giudice non ha “patologie tali da scemare o escludere la capacità di intendere e volere, ma è portatore di un disturbo di personalità”. In sintesi, l’uomo è stato portato a seguire le orme del padre avvocato: “Non vive l’attuale lavoro come una forma di espressione di sé stesso (….)  siccome pensa che non è quello che avrebbe davvero voluto fare, lo boicotta”, scrive l’esperto secondo quanto ricorda la Stampa. Il giudice voleva fare il “poeta”, ma si è trovato con la toga addosso. L’uomo ha commentato: “Vivo questa situazione di dissidio interiore. Il problema è grave, non sta bene che un giudice faccia tutto questo macello di provvedimenti non depositati. Non credo che morirò magistrato, non mi pare plausibile”, ammette. In pratica, Anastasio chiede di continuare a fare il giudice di sorveglianza. Il Csm deciderà nel giro di qualche settimana.