Ex sindaco a processo: accusato di aver mentito sulla casa per non pagare l’Imu: “Sono sereno e vi spiego perchè”

18 Ottobre 2022 - 10:15

Corsale avrebbe dichiarato di vivere nella sede del suo studio in modo da usufruire di agevolazioni, secondo l’accusa della procura

CASAGIOVE (l.v.r.) – È una di quelle accuse che può provocare un certo imbarazzo a chi, come l’ex sindaco dei Casagiove Roberto Corsale, ha guidato proprio l’amministrazione comunale.

L’ex primo cittadino, infatti, è stato rinviato a giudizio per falso in atto pubblico Per usufruire delle agevolazioni relative al pagamento dell’Imu.

Secondo quanto emerso dalle indagini della procura di Santa Maria Capua Vetere, Corsale, al fine di usufruire delle agevolazioni sul pagamento dell’Imu, avrebbe dichiarato un domicilio diverso da quello in cui risiede.

I fatti risalgono al 2018, quindi quando il commercialista era sindaco, e la procura avrebbe avviato un’indagine, ascoltando diversi dipendenti comunali e prendendo documenti dall’ufficio Anagrafe del comune di Casagiove.

Corsale ha deciso di nominare come suo avvocato un fedelissimo, ovvero quel Pietro Nardi, suo braccio destro all’epoca dell’amministrazione di Casagiove.

Si tratta di una denuncia che ho ricevuto mentre ero sindaco. È già successo di finire sotto la lente per altri casi e ho sempre dimostrato la mia innocenza, come per la vicenda di Alveo Parito (presenza di liquami nell’alveo destinato per l’acqua piovana, provenienti dal sistema di fognatura appartenente al Comune di Casagiove, ndr.)”.

Ha dichiarato Corsale, parlando della vicenda. “Sono davvero sereno, perché si tratta di un trasferimento della residenza dopo aver acquistato la casa-studio“.

Conclude l’ex sindaco che “si tratta di un argomento specifico e confido nella capacità della corte. Poi, considerato il mio lavoro, sarebbe assurdo provare a truffare le casse comunali“.