Ex Villaggio Svedese a BAIA. Restano sequestrate 40 villette

12 Luglio 2020 - 13:33

SESSA AURUNCA – La Corte di Cassazione ha rigettato i ricorsi presentati da 32 proprietari delle 40 villette sequestrate nell’Italy Village, ex La Serra Resort, posto sotto sigilo dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.

I giudici hanno respinto i ricorsi per “infondatezza dei motivi proposti”. “La giurisprudenza di questa Corte ammette pacificamente che si possa configurare la fattispecie della lottizzazione abusiva in relazione ad edifici preesistenti”.

Si legge ancora nelle motivazioni: “l’avvenuta parcellizzazione di alcuni alloggi con acquisizione da parte di singoli proprietari, è suscettibile di realizzare quella alterazione funzionale dell’assetto del territorio che, comportando un incremento degli standard urbanistici, consente di sussumere la condotta nella fattispecie contravvenzionale della lottizzazione abusiva. Il Tribunale ha in proposito evidenziato che, fin dalla sua origine, il complesso immobiliare, a prescindere dalla categoria catastale assegnata agli immobili, era stato concepito e realizzato come villaggio turistico, dotato di una gestione unitaria a scopo di lucro, rilevando come le autorizzazioni urbanistiche fossero state rilasciate per la realizzazione di un centro turistico (denominato “Centro Turistico per Lavoratori Svedesi”) e citando un passaggio della relazione tecnica allegata alla richiesta di autorizzazione per la costruzione delle villette in cui si fa riferimento ad “alloggi predisposti per il centro turistico”. Il Tribunale ha quindi assolto in modo soddisfacente all’onere motivazionale imposto nella sentenza di annullamento, dovendosi peraltro ribadire in questa sede che, sebbene in tema di cautela reale sia compito del giudice del riesame prendere in considerazione e valutare tutte le allegazioni difensive che possano influire sulla configurabilità del reato ipotizzato, la sua competenza in materia non può tradursi in un’anticipata decisione sulle questioni di merito”.

Si tratta di una setenza bis quella della cassazione, che aveva già avuto modo di pronunciarsi sulla vicenda (LEGGI QUI). Il primo provvedimento di sequestro venne invece eseguito nel 2018 (LEGGI QUI).